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Epoque, la nuova voce afro-rap che dall’Italia punta al mondo

L’artista torinese di origine congolese pubblica il nuovo singolo “Cliché”, mischiando generi e lingue.
Epoque, la nuova voce afro-rap che dall’Italia punta al mondo
Credits: Enrico Rassu

Testi dei brani in francese, italiano e lingala, idioma della Repubblica Democratica del Congo. Un racconto musicale che affonda le radici nell’afro contemporanea, musica influenzata anche da rap e r’n’b. In Epoque trovano un equilibrio tanti mondi e diversi suoni, per questo le sue canzoni non risultano banali e sempre più riflettori le si stanno accendendo addosso. “Cliché”, in uscita oggi, è il suo nuovo singolo: rapper e cantante torinese, classe 1992, di origine congolese, si è fatta notare nei mesi scorsi con il brano “Boss (io & te)”. “Cliché” si muove nel solco di un sound contemporaneo e internazionale contaminato: ci sono le suggestioni e linguaggi urban, ma anche un universo black fresco. Per questo motivo è un brano che, già in partenza, non può essere racchiuso in confini precisi.

“Cliché”, grazie all'ingresso di Epoque nel roster di Thaurus, ha una produzione musicale con un valore aggiunto rispetto alle precedenti perché insieme a Di Gek ci sono Scala e Luca Faraone. Il testo prende spunto da alcune vicende discriminatorie vissute dalla cantante: “Molta gente crede di essere forte per quello che possiede, ma non per quello che è. Da piccola ero molto timida e ingenua, mio padre non mi faceva mai uscire per svago perciò il luogo per legare e creare amicizie era la scuola. Abbattevo tutte le mie insicurezze e davo tutta me stessa in quelle ore della giornata”. Poi continua: “Legai con moltissima gente e tutto andava bene, finché un giorno scoprii da una ragazza che giravano voci sul mio conto, sulla mia vita, su quello che ero e che avevo, in modo negativo e dispregiativo. Feci finta di nulla, ma la vissi male. Non ho mai saputo chi fece girare quelle voci, non ho mai avuto occasione di confrontarmi, si parlava di me e io non ho mai avuto la possibilità di controbattere alle dicerie sulla mia vita stereotipata da ragazza nera che vive nelle case popolari. E mi capita spesso anche oggi”.

Janine Tshela Nzua, questo il suo vero nome, è nata a Torino e cresciuta tra Parigi e Bruxelles, prima di stabilirsi nel capoluogo piemontese, dove ha frequentato le scuole. Da sempre appassionata di musica, dopo l’incontro con Di Gek, producer e cultore di musica africana, house e hip hop, ha dato forma a un suo stile personale. Anche sul fronte testuale si sta evolvendo, puntando su una scrittura asciutta, ma che non rinuncia a trattare temi che la riguardano in prima persona.

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