Poche copie di differenza fra i tre grandi dischi caldi della settimana, ma alla fine nella classifica USA degli album la spuntano ancora i Coldplay. Con soli 30.000 pezzi tra primo e terzo, le cose indubbiamente avrebbero potuto essere diverse; avrebbero potuto farcela anche i Backstreet Boys, col il loro primo CD dopo 5 anni, ed invece il trono è ancora di Chris Martin e soci. "X&Y" dei Coldplay rimane al primo posto per la seconda settimana consecutiva, cosa che per un gruppo britannico negli USA è veramente rara avis, e lo fa con altre 323.000 unità mosse. "In your honor" di Dave Grohl e compagni debutta sulla piazza d'onore con 310.000 copie, meglio di quanto fece nel 2002 il suo predecessore "One by one", del quale uscirono dai negozi 122.000 pezzi. E "Never gone" dei Backstreet Boys, sul quale si addensavano nubi per via dell'eccessiva distanza temporale dalla precedente prova, "Black and blue" del 2000, esordisce in terza posizione con 291.000 copie. "The emancipation of Mimi" di Mariah Carey sta reggendo benissimo in chart (dieci turni in Top 10) e conclude la settimana al numero 4 oltrepassando la boa dei 2 milioni di copie vendute. Scivola al 5 "Monkey business" dei Black Eyed Peas, debutta al 6 "All or nothing" di Fat Joe. Sul settimo scalino c'è "Honkytonk University" di Toby Keith, sull'ottavo "Fijacion oral", il disco in spagnolo di Shakira. Chiudono la Top 10 il primo lavoro solista di Gwen Stefani (9) e "Mezmerize" dei System Of A Down. Perde otto posti e ruzzola al numero 11 "Get behind me Satan" dei White Stripes.
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