Genesis, la storia di "Robbery, assault and battery"

Già parzialmente composta da Tony, questa canzone prende la sua forma definitiva con il fondamentale aiuto di Phil per la brillante parte ritmica. Sugli stacchi iniziali, il piano e il sintetizzatore suonano insieme il riff che accompagna le due voci di Collins. La struttura è allegra, con gli interventi vocali sottolineati dall’organo e la batteria, mentre nel ritornello, dove Steve si prodiga a rifiniture circolari e poi a un riff solistico, Phil canta doppiandosi in falsetto.
Hackett: “Le voci sono filtrate nel synth e con l’eco, ma l’abbinamento fra chitarra phasing e pianoforte con l’eco crea un suono ritmico caratteristico”.
Notevolissimo l’assolo di sintetizzatore, dove risulta formidabile l’interplay fra la batteria e il superbo basso di Rutherford. Tony, poi, copre una quantità spaventosa di note sugli stacchi di charleston e organo.
Banks: “L’assolo è folle, su una ritmica in 23/8 che definirei quasi stupida”.
Tony seguita ad arpeggiare velocemente con l’organo durante la seconda serie di break, formati ora da colpi secchi di charleston, grancassa e basso, seguiti dal geniale prolungamento di una singola nota della lead guitar di Steve, ingentilita da un romantico mellotron. Un diverso giro di accordi dell’organo accompagna un altro intervento del synth, cui si succedono altre voci sovraincise che, nel bridge, cantano una diversa linea melodica.
Ancora un tema di synth sul giro dell’organo precede il ritorno all’ultima ripetizione della struttura, ora incrementata dalle percussioni, al cui termine, al posto del ritornello, vi sono botte e risposte di Phil per il gran finale, dove il synth guida ancora una volta la melodia appoggiato da una linea di chitarra solista.
Il testo, scritto da Tony direttamente in studio, descrive un rapinatore che semina morte, ma il drammatico racconto ha un taglio umoristico che sarà ben rappresentato dal video clip, che mostra Phil nei panni del ladro e gli altri tre in quelli dei poliziotti (Mike anche nel ruolo del custode della banca rapinata).
Suonata dal vivo nei soli tour del 1976 e 1977, con Phil travestito da ladro.
Mario Giammetti
Il testo è tratto da "Genesis - Tutti gli album tutte le canzoni" di Mario Giammetti, pubblicato da Il Castello, per gentile concessione dell'editore.
