Ennio Morricone secondo David Byrne

Il già leader dei Talking Heads David Byrne ha stilato una nuova playlist, messa a disposizione sul suo sito web.
Protagonista della selezione dell’artista di origini scozzesi è questa volta il Maestro Ennio Morricone che, scrive la voce di “Once in a Lifetime” nel presentare la playlist, “ha iniziato come compositore sperimentale ma si è adattato e ha capito che per i lavori nel cinema la sua musica più complessa non avrebbe funzionato”. Prosegue l’ex Talking Heads nel delineare il profilo del compositore e direttore d’orchestra romano: “Per la sua frustrazione, è conosciuto per la maggior parte per gli “spaghetti western” di Sergio Leone che hanno reso una star Clint Eastwood. Nonostante questa frustrazione queste sono considerate da molti le più belle colonne sonore di tutti i tempi…ne trovate alcuni esempi in questa playlist”.
Prima di lasciare spazio alla musica David Byrne racconta un aneddoto sulle colonne sonore di Morricone:
Questa storia potrebbe non essere vera, ma è una buona storia ad ogni modo: ho sentito o letto da qualche parte che Morricone scriveva le colonne sonore dei western prima che le scene venissero girate così che Leone essenzialmente organizzava le scene perché si adattassero alla musica piuttosto che il contrario, che è quello che accade di solito. Per un compositore, questo è il paradiso – la musica doveva creare un’atmosfera e gli era concesso di costruire e fluire secondo le regole della musica piuttosto che essere modellata in base all’editing del film. Forse per questa ragione la musica ha superato la prova del tempo ed è rimasta in piedi indipendentemente dalle immagini. Godetevela.
Tutte la playlist di Davide Byrne, che nel 2018 ha dato alle stampe il suo ultimo capitolo discografico solista, “American Utopia”, sono disponibili, oltre che sul suo sito, anche su Spotify, dove però nel momento in cui stiamo scrivendo la selezione dedicata a Morricone non è ancora visibile.
Per la pubblicazione di “American Utopia” Rockol ha incontrato David Byrne per fare due chiacchiere sul disco. Trovate la videointervista realizzata in quell'occasione qui sotto: