Corrosion of Conformity, addio al batterista Reed Mullin

Reed Mullin (nella foto, il secondo da sinistra), batterista che nel 1982 fondò insieme al bassista Mike Dean, al chitarrista Woody Weatherman e al cantante Benji Shelton i Corrosion of Conformity, è morto all'età di 53 anni: a darne notizia - senza specificare quali siano state le cause del decesso - sono stati gli account social ufficiali della formazione di Raleigh, North Carolina.
"Con il cuore pieno di tristezza salutiamo un amico, un fratello e un pioniere", si legge nel messaggio postato dalla band: "Esprimiamo vicinanza e condoglianze alla famiglia, agli amici e ai fan ai quali mancherà, rigraziandolo per la sua musica".
Reed Mullin rimase, insieme a Weatherman - quest'ultimo a oggi unico elemento della formazione originale in forze nella band - il rappresentante del nucleo storico della formazione fino alla pubblicazione di "America's Volume Dealer", prendendo parte alle attività in studio e del vivo del gruppo dall'album di debutto "Eye for an Eye" del 1984 alla sesta fatica in studio della gloriosa sigla di "Animosity". Dopo rapidi (e numerosi) avvicendamenti allo sgabello tra il 2001 e il 2006, Mullin tornò a occupare il suo posto - come come Keenan e Dean dopo la sospensione delle attività del gruppo, a partire dalla seconda metà del 2010, registrando due Ep e gli album "Corrosion of Conformity" del 2012, "IX" del 2014 e "No Cross No Crown" del 2018.
La scorsa estate, però, Mullin fu costretto a rinunciare alla attività con il gruppo per problemi di salute, connessi all'abuso di alcol. Mike Dean, annunciando la sua temporanea sostituzione con John Green - il batterista attualmente in servizio presso la band - dichiarò a al podcast Talk Toomey: "Essenzialmente deve rimettersi insieme e prendersi cura di sé stesso. Quando succederà, per lui la porta rimarrà sempre aperta. Se non lo farà, le cose rimarranno così".