Van Conner racconta Dust degli Screaming Trees

[via Redazione Vinyl]
Vi abbiamo raccontato la storia degli Screaming Trees pre-contratti con le major. Come ben noto, la band firmò quindi per la Epic, label per cui fra il 1991 e il 1996 pubblicò tre album per poi sciogliersi (appunto nel 1996).
L’ultimo disco su major fu Dust, che contrariamente ai lavori precedenti accantonava le tinte più vicine a punk e psichedelia, a favore di un approccio più vicino a folk e blues. Proprio il chitarrista – e cofondatore degli Screaming Trees – Van Conner ha recentemente raccontato la sua visione e i suoi ricordi a riguardo della genesi di questo disco peculiare.
Ipse dixit
Via social Van ha scritto:
“Questo è ciò che io ricordo. E devo aggiungere che non voglio minimamente sminuire il contributo a questo disco di Barrett Martin – uno dei migliori batteristi che Dio ci ha mai dato – e di Mark Lanegan (uno dei cantanti più bravi che Dio ci ha regalato). Se non fosse per loro, nulla di tutto ciò sarebbe mai accaduto. A loro voglio un bene dell’anima e hanno reso grande questo disco tanto come noi Conner. Devo però confessare che il tempo che ho passato con Lee [Conner, il fratello – ndr] in quel periodo mi è rimasto nel cuore.
La cosa bellissima è che Lee ed io ci ritirammo per un po’ e facemmo il disco che avevamo sempre desiderato. Solo Lee ed io, in studio, nascosti per mesi e con migliaia di dollari da spendere. Stavamo insieme a Chris Goss, mangiavamo tonnellate di sushi, fumavamo sigari costosi, facevamo dei barbeque, davamo fastidio a Cheryl Crow (Lee la chiamò ‘deficiente’ e io riuscii a hackerare il telefono del suo studio – ma è un’altra storia). Arrivò anche Benmont della band di Tom Petty, gli Heartbreakers, a suonare le tastiere. Dust è il disco dei Conner. Anche se di sicuro non l’avremmo fatto senza il contributo geniale di Barrett e Mark.