Viaggio in Italia: da Milano a Napoli, le canzoni sulle città (2 / 8)
“Milano, sono tutto tuo”, cantava Alberto Fortis. Sì, ma quale città? C’è la Milano di Enzo Jannacci, che è anche il titolo di un suo album del 1964 pieno zeppo di riferimenti alla città, ai suoi abitanti, ai suoi luoghi, dal quartiere di Rogoredo al carcere di San Vittore. E c’è, molti anni dopo, la “Milano sushi e coca” di Myss Keta, tutta strisce e moda. In mezzo ci sono mondi, epoche e qualche altro classico. Come le canzoni di Giorgio Gaber o “Luci a San Siro”, dove Roberto Vecchioni chiede alla sua Milano di riprendersi soldi e celebrità e di ridargli indietro “la mia seicento, i miei vent’anni e una ragazza che tu sai”. La città è sfondo in “Innamorati a Milano” di Memo Remigi ed è protagonista sfacciata, a gambe aperte, nella “Milano” di Lucio Dalla. La circonvallazione esterna finisce in un disco degli Afterhours, mentre in “Un romantico a Milano” i Baustelle cantano della Scala e della zingara di Brera. E poi ci sono i rapper e le loro visioni di riscatto che parte da periferie come la “Ciny”, Cinisello Balsamo cioè, di Sfera Ebbasta.