Tiromancino, 'Fino a qui': la storia di 'Un tempo piccolo' (in duetto con Biagio Antonacci)

Non poteva mancare "Un tempo piccolo" in "Fino a qui", il disco con il quale i Tiromancino inaugurano i festeggiamenti per i loro primi trent'anni di carriera (il prossimo anno la band sarà in tour nei teatri, per la prima volta con un'orchestra): non solo perché è una delle canzoni più note del repertorio del gruppo romano, ma anche perché Federico Zampaglione è particolarmente legato a questo brano, che fu firmato da Franco Califano (insieme a Antonio Gaudino e Alberto Laurenti). I Tiromancino incisero "Un tempo piccolo" come inedito del loro greatest hits "95-05" e nel 2005 il Califfo inserì la sua versione del brano nell'album "Non escludo il ritorno" (prodotto proprio da Zampaglione). Per "Fino a qui" i Tiromancino hanno registrato una nuova versione della canzone insieme a Biagio Antonacci. Ecco cosa racconta Federico a proposito del duetto:
"È stato qualcosa di completamente inaspettato. Avevamo fatto una base funkeggiante. Biagio mi aveva mandato un messaggio vocale in cui mi anticipava di volerla fare in maniera diversa. Così è venuto a cena da me, abbiamo mangiato e bevuto del buon vino e poi siamo scesi nel mio studio, sotto casa. Ha cominciato a improvvisare con le percussioni e ha spostato il pezzo completamente da un'altra parte: è diventato quasi fricchettone, traballante, con un incedere sospeso. Credo si tratti di una versione inedita, diversissima sia dalla versione dei Tiromancino che di quella di Califano, stravolta in un'ottica notturna: mi fa pensare ad una Roma di anni '70, a Califano che passa con la sua Jaguar con una bella donna accanto a lui. Abbiamo voluto omaggiarlo chiamando anche il suo storico armonistista, Juan Carlos Albelo Zamora, per un assolo nel finale".