Pussy Riot, dimesso dall'ospedale Peter Verzilov: era stato ricoverato per avvelenamento. Ma resta in Germania

Peter Verzilov è stato dimesso dall'ospedale in cui era stato ricoverato qualche giorno fa per sospetto avvelenamento. L'attivista del collettivo punk rock russo delle Pussy Riot era stato portato in Germania dopo che, come riferito da un'altra attivista del collettivo, gli era stato suggerito di farsi curare fuori dalla Russia. I dottori, in seguito al ricovero, avevano confermato i sospetti delle altre attiviste delle Pussy Riot: Verzilov era stato effettivamente avvelenato. Sono state le stesse Pussy Riot, via social, ad annunciare che l'attivista ha ora lasciato l'ospedale.
6 days ago! now Peter feels great and they're kicking him out of the hospital 💥💥💥 pic.twitter.com/EkM37eFvMi
— 𝖕𝖚𝖘𝖘𝖞 𝖗𝖎𝖔𝖙💦 (@pussyrrriot) September 26, 2018
Verzilov era stato arrestato a Mosca nelle scorse settimane. Secondo quanto raccontato da Veronika Nikulshina, una delle componenti del collettivo, dopo la seduta in Tribunale Verzilov aveva iniziato a perdere la vista e la capacità di linguaggio.
Sempre sui social, le Pussy Riot hanno pubblicato un lungo comunicato in cui hanno fatto sapere che per motivi di sicurezza Peter Verzilov dovrà restare a Berlino, sotto la protezione della polizia tedesca. E chiedono ai funzionari russi di fare chiarezza su quanto successo, dando via alle indagini per scoprire chi aveva intenzione di uccidere Peter.
statement pic.twitter.com/36VjRB77vp
— 𝖕𝖚𝖘𝖘𝖞 𝖗𝖎𝖔𝖙💦 (@pussyrrriot) September 26, 2018