Lorde, si muove l'ambasciatore israeliano in Nuova Zelanda: 'La musica dovrebbe essere un linguaggio di tolleranza e amicizia'

Mai, prima d'ora, l'iniziativa di un singolo musicista - anche più anziano, più conosciuto e più rilevante nella storia della musica - aveva mai fatto registrare una risposta spontanea da parte di un corpo diplomatico: la decisione di Lorde di cancellare il suo concerto a Tel Aviv in polemica (mai esplicitata, però, dalla cantante di "Melodrama") con le politiche adottate dal governo presieduto da Benjamin Netanyahu nei confronti della popolazione arabo-palestinese ha scomodato nientemeno che Itzhak Gerberg, ambasciatore israeliano di stanza in Nuova Zelanda, paese dell'artista.
"E' deplorevole che tu abbia cancellato il tuo concerto a Tel Aviv causando un dispiacere ai tuoi fan israeliani", ha scritto l'ambasciatore nella sua lettera aperta indirizzata a Lorde: "La musica è un magnifico linguaggio di tolleranza e amicizia, che unisce le persone: un tuo concerto in Israele avrebbe portato il messaggio che una soluzione sarebbe potuta arrivare dal dialogo e un impegno costruttivo che porti al compromesso e alla collaborazione. La musica deve unire, non dividere, e il tuo concerto a Tel Aviv avrebbe contribuito a portare uno spirito di speranza e pace in Medio Oriente".
"Viceversa l'odio e il boicottaggio rappresentano ostilità e intolleranza e mi spiace vederti arrenderti al piccolo gruppo di fanatici del movimento BDS - Boycott, Divest and Sanction che nega allo stato di Israele il diritto a esistere. Ti invito a incontrarmi di persona per parlarne di Israele, dei suoi traguardi e del suo ruolo come unica democrazia in Medio Oriente".