Corrosion of Conformity: esce "No cross no crown", ma prima il singolo "Cast the first stone" - ASCOLTA

Il 18 gennaio esce “No cross no crown”, il nuovo album dei Corrosion of Conformity, anticipato dal singolo “Cast the first stone”. Il nuovo album della band del North Carolina vede il rientro nel gruppo in sala di registrazione, dopo una dozzina di anni, del chitarrista e cantante Pepper Keenan che si riunisce così a Woody Weatherman, Mike Dean e Reed Mullin.
Dice Pepper Keenan sul suo ritorno nella band nel 2014: "Reed mi ha chiamato parlandomi di suonare un paio di concerti. Gli ho detto: 'Andiamo in Europa e vediamo che succede’. Quindi ci siamo andati e abbiamo finito per tornarci quattro volte in un anno. Siamo stati in tour per un anno intero e poi abbiamo iniziato a comporre, dieci o undici mesi.”
I Corrosion of Conformity hanno registrato il disco con il produttore John Custerin per circa quaranta giorni durante un anno. Dice ancora Keenan: “Ci siamo presi il nostro tempo e non abbiamo sentito alcuna pressione su di noi. Arrivavo da New Orleans e lavoravamo quattro o cinque giorni alla volta. E’ stato divertente perché abbiamo fatto come un demo, ma in uno studio. Noi stavamo scrivendo e registrandolo allo stesso tempo. Abbiamo preso le parti che pensavamo fossero grandiose fin dai vecchi tempi e non abbiamo avuto paura di guardarci indietro”.
Sempre Keenan: "Abbiamo iniziato a fare così su “Deliverance". Io sono dell’idea che se stai cercando di realizzare un disco fluido, sia necessario lasciarsi un po’ andare. Quando hai bisogno di un attimo di respiro, inserisci un interludio. Mi piace scrivere dei pezzi suadenti per lasciare poi spazio a materiale più pesante".
E ricorda: "Abbiamo suonato in questa chiesa del 1500, oggi divenuta un centro culturale. Il camerino aveva una finestra di vetro colorato rappresentante un poveraccio perseguitato e con sotto scritto “No cross no crown”, quindi ho fatto mia quell’idea. Non siamo saliti su un pulpito, ma abbiamo utilizzato l’idea come catalizzatore intorno cui scrivere delle canzoni. “No cross no crown”ha molte meno implicazioni politiche o religiose del previsto. Credo che ognuno abbia bisogno di allontanarsi da quella mentalità. Là fuori c’è un gran casino. Dobbiamo tornare ad essere umani e a prenderci cura gli uni degli altri e delle cose semplici. Per noi il concetto 'No cross no crown' è un tema e ne parliamo in tre brani”.
Tracklist
01. Novus Deus
02. The Luddite
03. Cast The First Stone
04. No Cross
05. Wolf Named Crow
06. Little Man
07. Matre's Diem
08. Forgive Me
09. Nothing Left To Say
10. Sacred Isolation
11. Old Disaster
12. E.L.M.
13. No Cross No Crown
14. A Quest To Believe (A Call To The Void)
15. Son And Daughter