
Giovanni Succi è un artista attivo sulla scena musicale italiana da circa un trentennio, protagonista di diversi progetti, tutti caratterizzati da una scrittura, una voce e una vena compositiva inconfondibili: Bachi da Pietra, Madrigali Magri, La Morte. Il 22 settembre 2017 ha pubblicato su La Tempesta Dischi “Con ghiaccio“, di fatto il primo disco di inediti pubblicato a nome Giovanni Succi, essendo stati i due precedenti, “Il conte di Kevenhüller” e “Lampi Per Macachi”, rivisitazioni di opere altrui: il primo una lettura per sola voce dell’ultima opera di Giorgio Caproni, il secondo un tributo personale a Paolo Conte, per diversi aspetti sui artisti di riferimento. Oggi per la prima volta dagli esordi Giovanni Succi presenta le sue canzoni nei panni di se stesso. Undici pezzi in cui Succi concentra il suo essere musicale, qui tradotto in un costante flusso narrativo, quasi un rap su base kraut, in cui l’artista astigiano si mette a nudo con orgoglio, leggerezza e originalità.
L’amaro Succi esiste. E’ un liquore attualmente in vendita, che va probabilmente servito con ghiaccio. Personalmente non ho ancora avuto il piacere di berlo, in compenso però frequento la musica di Giovanni Succi da un bel po’, abbastanza quantomeno da sapere in anticipo di che morte potrei morire affrontando un suo nuovo lavoro...