
Vi abbiamo riferito ieri di quanto accaduto ieri mattina nel corso del processo che si sta svolgendo a Denver e che vede contrapposti Taylor Swift e il disc jockey David Mueller.
Continuiamo adesso con il resoconto delle altre testimonianze rese nella seconda parte della mattinata e nel pomeriggio di ieri.
Dopo che Taylor Swift ha lasciato il banco dei testimoni, è iniziata la testimonianza di Gabrielle Liddicoat, assistente personale di Taylor Swift. La Liddicoat ha riferito che l'incidente le era stato raccontato da Taylor Swift alla fine del meet and greet con i fan, e che la cantante era "visibilmente turbata".
Dopo di lei è salito sul banco dei testimoni Bob Call, uno dei capi di Mueller alla radio KYGO. Call ha spiegato che l'incidente con la cantante è stato una concausa del licenziamento di Mueller; ha detto di aver avuto un incontro con Eddie Haskell, il supervisore di Mueller, sull'argomento, e di essersi convinto che Mueller non aveva detto la verità.
E' stato poi il turno di Eddie Haskell. Ha dichiarato che se fosse dipeso solo da lui avrebbe licenziato immediatamente Mueller, ma che la decisione finale spettava a Bob Call; e che a lui Mueller ha ripetutamente negato di aver molestato la cantante. Nega decisamente l'ipotesi di essere stato invece lui a palpeggiare la Swift.
Erica Worden, road manager di Taylor Swift, ha riferito che al meet and greet erano presenti una settantina di persone al momento in cui sarebbe avvenuto l'incidente, e dice che anche a lei la cantante ha raccontato di essere stata molestata.
Stephanie Simbeck, fotografa di fiducia di Taylor Swift, dal banco dei testimoni dichiara di ricordarsi di Mueller; e che, quando la Swift le ha raccontato di essere stata "afferrata al culo", le ha risposto "Lo so, ho fatto la foto", aggiungendo di non avere alcun dubbio che Mueller abbia toccato il sedere della cantante.
Il processo, che ieri pomeriggio a Denver ha terminato la sua terza giornata, riprenderà alle 16 italiane di oggi.