Mimmo Locasciulli, il grande sottovalutato: dieci canzoni per rendergli onore (2 / 9)
“Intorno ai trent’anni” (“Intorno ai trent’anni”, 1982)
Questo strano cantautore, finora defilato, che negli anni precedenti non ha né inneggiato ai sanpietrini né accompagnato le giovani coppie accoccolate ad ascoltare il mare, cantore lirico ma disincantato del quotidiano, comincia a farsi notare con l’album “Intorno ai trent’anni”, prodotto dal Principe De Gregori, che gli presta i suoi musicisti dell’epoca, gli stessi che poi metterà all’opera nel di poco successivo “Titanic” (a proposito, sapete di chi sono la splendida intro e la coda de “La leva calcistica della classe ‘68”?). Il disco lancia definitivamente il nostro eroe, grazie all’omonimo inno generazionale (in anticipo di trent’anni sui vezzi indie) che i jukebox sparano a mille in quell’alba del nuovo decennio, quando intorno ai trent’anni ci si sentiva già irrimediabilmente vecchi, e non ancora i re dell’Happy Hour. Un album di cui non si butta via nulla. In copertina un Mimmo versione James Bond si allaccia con calma e gesso la cravatta dopo essersi catapultato fuori da un treno in corsa. Stile.