Bruno Mars e i Time salgono sul palco dei Grammy Awards 2017 per rendere omaggio a Prince: la storica band guidata da Morris Day, che insieme al Purple One contribuì a gettare le fondamenta del sound di Minneapolis, attacca energicamente con "Jungle Love", alla quale segue "The Bird". Poi è il turno di Mars, che sotto i riflettori ripropone in tutto e per tutto il look dell'artista scomparso: il suo primo e unico intervento è su "Let's Go Crazy", chiuso su un solo di chitarra suonato in prima persona. Apprezzabile l'idea di evitare il superclassico "Purple Rain", ormai troppo frequentato, specie dopo la morte del suo autore.
What a performance! Only at the #GRAMMYs pic.twitter.com/c3aGcFKq2O
— GRAMMYS (@RecordingAcad) February 13, 2017
Al Jarreau viene ricordato dai Pentatonix, che eseguono a cappella "ABC" dei Jackson 5, per poi lasciare spazio a Jason Derulo e Halsey, che lanciano la performance di una dei protagonisti della serata, Chance The Rapper: il cantante di Chicago sceglie "How Great" per rompere il ghiaccio con la platea in veste di performer. Accompagnato da un coro gospel e da un band piuttosto nutrita, Chancelor Bennett sa farsi valere, e offre uno dei set più coinvolgenti della serata, chiuso da "All We Got".
Il presidente della Nation Recording Academy Neil Portnow introduce il momento durante il quale vengono ricordati i grandi personaggi del mondo musicale scomparsi durante lo scorso anno, "musicato" - con un'intensa rilettura per piano e voci di "God Only Knows" dei Beach Boys - da John Legend e Cynthia Erivo.