Russia, il Coro dell'Armata Rossa sterminato in un incidente aereo sul Mar Nero

Secondo quanto riferito dalle agenzie internazionali sessantaquattro elementi del Complesso Accademico di Canto e Ballo dell'Esercito Sovietico "A.V. Aleksandrov" - più comunemente conosciuto come Coro dell'Armata Rossa - ha trovato la morte nella primissima mattina di oggi in un incidente aereo sul Mar Nero, a pochi chilometri da Soci: il velivolo - un Tupolev Tu-154 - era partito dalla città alle 5 e 20 ora locale alla volta della Siria, dove l'ensemble avrebbe dovuto esibirsi a favore delle truppe russe impegnate sul campo. Nella tragedia hanno perso la vita 94 persone, otto delle quali membri dell'equipaggio.
Fondato nel 1928 dal Club Centrale dell'Esercito a Mosca e diretto per la prima volta dal compositore dell'inno sovietico Aleksander Vasilyevic Aleksandrov, il Coro dell'Armata Rossa era attualmente guidato da Valery Khalilov, anche lui vittima dell'incidente aereo. L'ensemble divenne familiare al pubblico rock nel 1991, quando - in occasione dello storico concerto evento a Berlino promosso da Roger Waters "The Wall" - si esibì in una cover dei Pink Floyd, "Bring the Boys Back Home", e a quello generalista italiano nel 2013, quando salì sul palco del Festival di Sanremo per eseguire insieme a Toto Cutugno un medley tra "L'italiano" e "Nel blu dipinto di blu".
Il Coro negli ultimi tempi si era distinto per un approccio decisamente pop, che l'aveva portato a frequentare il repertorio mainstream più noto a pubblico giovane, come - ad esempio - "Happy" di Pharrell Williams.