Nicolò Carnesi - la recensione di "BELLISSIMA NOIA"

Arrivato a ventinove anni, Nicolò Carnesi pubblica il suo terzo album in studio, a conti fatti il suo lavoro più maturo: “Bellissima noia”, uscito il 30 settembre per Malintenti Dischi, è un album dal suono caldo e avvolgente che parla delle solitudini che accompagnano i protagonisti verso un epilogo catartico e liberatorio, verso appunto una "bellissima noia".
Un album con il quale Carnesi si conferma un artista poliedrico, cantautore atipico dalla scrittura autentica, capace di mescolare ispirazioni Sixties con pop contemporaneo. L'album è stato registrato e missato a Palermo presso Indigo da Francesco Vitaliti e Fabio Rizzo e prodotto da Nicolò Carnesi, Donato Di Trapani e Fabio Rizzo (già al lavoro con Dimartino, Pan del Diavolo, Waines). Masterizzato da Andrea "Bernie" De Bernardi presso Eleven Mastering.
Al centro di “Bellissima Noia” c'è la solitudine esistenziale dell'individuo che vive il disagio di non riuscire a sentirsi parte di un sistema. I personaggi delle canzoni sono individui che si sentono soli, pur essendo circondati da una moltitudine infinita di persone, immagini, luoghi. E' una “solitudine corale” caratterizzata dall'incomunicabilità