ore 23.35 - E chi se lo aspettava il finalino country di "Per colpa di chi", prima del gran finale su "Diavolo in me"? Si replica domani sera, sabato 17 settembre. E poi il 18, 20, 21, 23, 24, 25, 26, 27 e 28 settembre. Sempre all'Arena di Verona: "Ogni sera sarà diverso", promette lui. Mica facile. Poi, mentre riprende a piovere, a sorpresa, torna sul palco per "Hai scelto me", voce e piano.
ore 23.15 - E anche la chitarrista Kat Dyson si prende i suoi (meritati) applausi. Giochi di luce per "Il volo": non piove più, ma il pubblico è bagnato e infreddolito. Si canta "Diamante": "Nonostante le intemperie, è stato un abbraccio bellissimo. Dicono che domani si schiarirà e se non sarà sereno si rasserenerà", dice al pubblico prima di dedicargli "una canzone di fede" che tutti cantano, "Così celeste".
ore 23.05 - Versione funk di "Con le mani": "L'Arena in coro". Trionfo di fiati per "Solo una sana e consapevole libidine...". Ormai è chiaro: questa terza parte sarà fatta tutta di hit.
ore 23.00 - Dopo quasi due ore di musica ininterrotta, si parte con il "Chapter 3". Primo pezzo: "Overdose (d'amore)".
ore 22.45 - "Madre dolcissima" chiude il "Chapter 2": è stato diviso fra pezzi lenti e nostalgici e altri di puro divertimento. Molto "Chocabeck". Esce la Luna sopra il palco. Smette di piovere, finalmente. La seconda parte finisce con gli acuti di Tonya Boyd-Cannon e Zucchero che guida i cori del pubblico. Sugar presenta poi la band, da Italia, Usa, Inghilterra e Cuba: Polo Jones (direttore musicale, basso), Kat Dyson (chitarre, dobro, mandolino), Brian Auger (organo Hammond C3), Doug Pettibone (pedal steel guitar, dobro, lap steel, banjo, chitarra), Queen Cora Dunham (natteria), Nicola Peruch (tastiere), Adriano Molinari (batteria), Mario Schilirò (chitarre), Andrea Whitt (violino, mandolino, pedal steel guitar), Tonya Boyd-Cannon (cori), James Thompson (sax tenore, sax baritono, flauto, armonica), Lazzaro Amauri Oviedo Dilout (tromba, flicorno, corno francese), Carlos Miguel Minoso Amuey (trombone, tuba).
ore 22.35 - Suoni di chitarra elettrica alla Mark Knopfler per "Iruben me": "Prevedo inondazioni", canta Zucchero. L'intensità della pioggia è andata scemando.
ore 22.25 - Inizio alla Santana per "L'urlo". "Ci stiamo scaldando!", dice Sugar e la band attacca una "Il mare impetuoso al tramonto" molto anni '70, fra rock e rhythm & blues. Finalmente tutti in piedi.
ore 22.15 - Seduto alla chitarra, Zucchero si accompagna per "Un soffio caldo".
ore 22.10 - Con i suoni di banjo di "È un peccato morir" e un primo piano della batterista Queen Cora Dunham, inizia il "Chapter 2". Gatto nero e cuore verde per "Vedo nero", che insieme a "Baila" smuove il pubblico - nonostante la pioggia. E si "baila" anche nelle tribune più alte.
ore 21.50 - Suoni acustici, di steel guitar e organo, per l'attacco di "Terra incognita". La pioggia diminuisce. E il "Chapter 1" si chiude con il nuovo singolo "Voci". "Decidere di suonare un intero album dal vivo è sempre una scelta rischiosa, specie se l'album in questione è uscito da pochi mesi. E invece l'esecuzione di "Black cat" funziona, con questa band. Il pubblico apprezza, ma resta seduto, sotto le (ultime?) gocce di pioggia.
ore 21.40 - Immagini di schiavi e chain gangs per "Hey Lord". La corista Tonya Boyd-Cannon ci mette il gospel. E poi arriva "L'anno dell'amore" e la band si scatena. Formidabile l'effetto dei due batteristi, bell'assolo di Hammond di Brian Auger. Impressione dopo i primi 45 minuti: Zucchero sta ricalcando la scaletta di "Black Cat". E con una band così, di 13 elementi, si può permettere di riempire le esecuzioni della verve e dei particolari dell'album. "Piove governo ladro, oppure anche porco demonio. Poi dietro faccio un rito vodoo e vediamo se funziona", sono le prime parole al pubblico. "Grazie per resistere".
ore 21.20 - Dopo la ritmica pesante di "Ti voglio sposare" arriva la nostalgia di "Ci si arrende". Suoni di violino e steel guitar. Suoni blues e cori "neri" per "Ten more days", esaltata in questa versione. Sono questi i colori predominanti del concerto. E la pioggia aumenta...
ore 21.05 - Si spengono le luci, inizia la residency di Zucchero all'Arena. Lo schermo a forma di cuore si illumina, il "Chapter 1" della scaletta parte con "Partigiano Reggiano": colori acidi sugli schermi laterali. Poi, la superband attacca "13 buone ragioni".
ore 20.50 - A Verona piove: noi siamo riusciti a raggiungere la nostra postazione ed ecco il palco visto da qui.
Il bluesman emiliano dà il via questa sera, venerdì 16 settembre, alla residency all'Arena di Verona che apre il "Black cat World tour", la tournée mondiale con la quale presenterà ai suoi fan in giro per il mondo il suo ultimo album di inediti, uscito lo scorso aprile. Restate connessi su Rockol per seguire il primo degli undici concerti a Verona: la notizia è in continuo aggiornamento.