E’ stato presentato sabato 25 settembre presso la Fnac di Milano “Falene”, il nuovo disco di Giancarlo Onorato. L’artista, spronato dalle domande del giornalista Enrico DeRegibus, ha presentato il suo nuovo lavoro, che arriva a ben sei anni di distanza dall’acclamato “Io sono l’angelo”, il suo secondo album solista.
Giancarlo Onorato ha voluto subito motivare la lunga gestazione che ha preceduto l’uscita di “Falene”: “Sono assolutamente contrario alla logica di produrre musica solo per vendere, solo per rispondere alle esigenze del mercato discografico. Questo modo di lavorare uccide le idee e la creatività ed infatti, non a caso, questo mondo sta attraversando una grossa crisi”, ha dichiarato il cantautore: “Ogni volta che mi metto al lavoro per un nuovo disco mi chiedo se sia il caso di farlo, se ho veramente la necessità di esprimere la mia creatività con la musica”. Onorato, infatti, è conosciuto anche in qualità di scrittore e pittore, ed ha alle spalle la pubblicazione del romanzo “Filosofia dell’aria” e le raccolte di racconti “L’officina dei Gemiti” e “L’ubbidiente giovinezza – racconti di luce”.
“Falene”, il nuovo album co-prodotto dallo stesso Giancarlo Onorato e da Mario Congiu, contiene dodici brani cantautorali dalle atmosfere cupe e riflessive, “infestati” da immaginari personaggi simili alle falene: “I protagonisti delle mie nuove canzoni sono dodici personaggi che vivono ed amano fino all’estremo, fino a farsi male, fino ad un epilogo fatale, proprio come le falene – le farfalle crepuscolari e notturne – che si spingono talmente vicine alla luce delle candele che finiscono col bruciarsi”. Alla realizzazione dell’album hanno partecipato alcuni noti personaggi della scena musicale italiana quali Paolo Benvegnù e Massimo Fantoni, che hanno suonato e post-prodotto due brani dell’album, e la scrittrice Anna Lamberti Bocconi che ha collaborato alla scrittura dei testi. “Ho conosciuto Anna ai tempi in cui entrambi scrivevamo racconti per Stampa Alternativa, e da quel giorno abbiamo scoperto una comune sensibilità che ci ha portati a collaborare”. I testi delle dodici canzoni del nuovo lavoro sono chiaramente influenzati dagli avvenimenti che hanno caratterizzato la vita dell’artista durante la lavorazione del disco, ma non solo: “E’chiaro che i contenuti dell’album rispecchiano ciò che l’autore prova in un dato istante, l’incontro e l’analisi con se stessi, i momenti di oscurità che, affrontati nel modo adeguato, portano poi alla scoperta della luce, della risoluzione dei problemi. E’ comunque inevitabile subire l’influenza di ciò che accade intorno a noi, nel mondo, come ad esempio la guerra o l’immigrazione, tema al quale ho dedicato ‘Pace di guerra’, la mia prima canzone politica”. Giancarlo Onorato è da sempre personaggio schivo e poco incline alla popolarità: “Al giorno d’oggi sembra conti solo essere protagonisti, ottenere riconoscimenti per la propria bellezza o per la propria bravura. Io sono l’esatto opposto di tutto ciò, preferisco identificarmi con l’uomo della strada, mi sento bene non quando sono sotto i riflettori, ma quando ho la possibilità di cercare me stesso”.
Giancarlo Onorato ha voluto subito motivare la lunga gestazione che ha preceduto l’uscita di “Falene”: “Sono assolutamente contrario alla logica di produrre musica solo per vendere, solo per rispondere alle esigenze del mercato discografico. Questo modo di lavorare uccide le idee e la creatività ed infatti, non a caso, questo mondo sta attraversando una grossa crisi”, ha dichiarato il cantautore: “Ogni volta che mi metto al lavoro per un nuovo disco mi chiedo se sia il caso di farlo, se ho veramente la necessità di esprimere la mia creatività con la musica”. Onorato, infatti, è conosciuto anche in qualità di scrittore e pittore, ed ha alle spalle la pubblicazione del romanzo “Filosofia dell’aria” e le raccolte di racconti “L’officina dei Gemiti” e “L’ubbidiente giovinezza – racconti di luce”.
“Falene”, il nuovo album co-prodotto dallo stesso Giancarlo Onorato e da Mario Congiu, contiene dodici brani cantautorali dalle atmosfere cupe e riflessive, “infestati” da immaginari personaggi simili alle falene: “I protagonisti delle mie nuove canzoni sono dodici personaggi che vivono ed amano fino all’estremo, fino a farsi male, fino ad un epilogo fatale, proprio come le falene – le farfalle crepuscolari e notturne – che si spingono talmente vicine alla luce delle candele che finiscono col bruciarsi”. Alla realizzazione dell’album hanno partecipato alcuni noti personaggi della scena musicale italiana quali Paolo Benvegnù e Massimo Fantoni, che hanno suonato e post-prodotto due brani dell’album, e la scrittrice Anna Lamberti Bocconi che ha collaborato alla scrittura dei testi. “Ho conosciuto Anna ai tempi in cui entrambi scrivevamo racconti per Stampa Alternativa, e da quel giorno abbiamo scoperto una comune sensibilità che ci ha portati a collaborare”. I testi delle dodici canzoni del nuovo lavoro sono chiaramente influenzati dagli avvenimenti che hanno caratterizzato la vita dell’artista durante la lavorazione del disco, ma non solo: “E’chiaro che i contenuti dell’album rispecchiano ciò che l’autore prova in un dato istante, l’incontro e l’analisi con se stessi, i momenti di oscurità che, affrontati nel modo adeguato, portano poi alla scoperta della luce, della risoluzione dei problemi. E’ comunque inevitabile subire l’influenza di ciò che accade intorno a noi, nel mondo, come ad esempio la guerra o l’immigrazione, tema al quale ho dedicato ‘Pace di guerra’, la mia prima canzone politica”. Giancarlo Onorato è da sempre personaggio schivo e poco incline alla popolarità: “Al giorno d’oggi sembra conti solo essere protagonisti, ottenere riconoscimenti per la propria bellezza o per la propria bravura. Io sono l’esatto opposto di tutto ciò, preferisco identificarmi con l’uomo della strada, mi sento bene non quando sono sotto i riflettori, ma quando ho la possibilità di cercare me stesso”.