
Come ai vecchi tempi. Seduto sul divano, con un disco nello stereo (qualcuno conosce ancora il significato della parola?) e la copertina del disco fra le mani per leggere i testi e i crediti. Ci vorrebbero birra e patatine, ma un regime alimentare feroce me lo impedisce.
Ho voluto ascoltarlo così, il nuovo disco di Zucchero.
Ho deciso che non mi andava di scrivere una recensione/valutazione, né di fare un discorso complessivo sul disco (per quello vi rimando all'intervista pubblicata da Rockol qui). E allora scriverò quello che mi ha colpito, e che mi ricorderò, nelle canzoni di quest'album, dopo tre ascolti consecutivi. (Tre ascolti? Eh già. Scusate, ma io non riesco a capire come si possa recensire un disco avendolo ascoltato una volta sola, e magari anche in pubblico, prima di una conferenza stampa).
CONTINUA QUI A LEGGERE LA RECENSIONE DI "BLACK CAT" DI ZUCCHERO