
Un'altra morte illustre per il mondo della musica. A lasciarci, sabato 9 aprile, è stato Tony Conrad - settantaseienne musicista e film-maker considerato un pioniere del minimalismo, del drone e del noise. Da tempo combatteva contro un cancro alla prostata e da alcuni giorni era ricoverato in ospedale per una polmonite (che lo ha portato alla morte).
Nato nel 1940, all'inizio degli anni Sessanta si trasferì a New York, dove subito entrò nella comunità di artisti underground: collaborò con La Monte Young, fece parte del collettivo Theater of Eternal Music (alias Dream Syndicate) e fu in una band pre-Velvet Underground chiamata Primitives insieme a John Cale e Lou Reed. A quanto pare fu proprio Conrad a mostrare a Cale e Reed il libro intitolato "The Velvet Underground" da cui presero l'ispirazione per il nome della loro band.
Sempre negli anni Sessanta, Conrad si dedicò al cinema, diventando un film-maker sperimentale: la sua prima opera fu "The flicker" (1966), una pellicola considerata fra le pietre miliari del movimento del cinema strutturale.
Nel 1973 ha lavorato coi Faust all'album "Outside the Dream Syndicate", per poi ritirarsi dalle scene fino al 1993; due anni dopo ha ricominciato a pubblicare dischi e a collaborare con vari artisti fra cui Jim O'Rourke, Rhys Chatham, Genesis Breyer P-Orridge...
Parallelamente, Conrad ha insegnato all'università di Buffalo nel dipartimento media dal 1976.