
"Non hai anche tu la tentazione ricorrente di cambiare strada, di provarci seriamente?", canta Mezzala. Michele Bitossi è un irrequieto per davvero, non solo per finzione musicale. Quell'aggettivo, "Irrequieto", è il titolo del suo nuovo album solista, mentre i suoi Numero6 sono in pausa, ed è una bella fotografia del gusto eclettico di Mezzala, capace di passare dal pop-rock di "Capitoli primi" (sentite bene l'arpeggio di sottofondo e diteci se non vi ricorda qualcosa), alla canzone italiana.
Non è un caso che Michele, per venire a presentare dal vivo il disco in redazione a Rockol, abbia scelto un brano di Ivan Graziani, che quelle dimensioni le ha unite con grazia, leggerezza e sapienza. Tutte caratteristiche che si trovano nella musica di Mezzala. Assieme a Massimo Tarozzi alla batteria e a Claudio De Mattei al basso (e con il fido Tristan Martinelli dietro le quinte), Mezzala ci ha cantato "Capitoli primi" e "Sabbia del deserto", che il cantautore abruzzese incise nel '78 per quello che è considerato il suo capolavoro, "Pigro".