Morte di B.B. King, lo staff della manager: 'Fatto tutto il possibile per salvarlo'

E' finalmente arrivata una dichiarazione da parte di LaVerne Toney, storica manager del re del blues, circa le pesantissime accusse mossegli da cinque figlie di B.B. King, che - nelle ore immediatamente successive alla scomparsa del genitore - hanno accusato lo staff della leggenda delle dodici battute di essersi adoperato in modo da provocare la sua morte. A prendere parola direttamente è stato Brent Bryson, legale della Toney, che in una nota consegnata alle principali agenzie internazionali ha fatto sapere:
"Le recenti accuse mosse LaVerne Toney di aver indotto la morte di B.B. King sono prive di fondamento e non supportate dalla realtà dei fatti"
A riprova della propria tesi l'avvocato ha citato una dichiarazione di Darin Brimhall, medico personale di King:
"Nessuna azione è stata intrapresa per accelerare la scomparsa del signor King"
Un altro medico chiamato ad assistere il chitarrista e cantante nelle ultime fasi della sua vita, Dean Tsai, ha riferito di un "significativo declino non reversibile" del quadro clinico, che avrebbe lasciato - come effettivamente successe - qualche settimana di vita al paziente.
Nel frattempo, il dipartimento di polizia di Las Vegas non ha aperto nessun fascicolo relativo a un'indagine per omicidio riservandosi di attendere i risultati definitivi dell'autopsia, attesi entro la fine dell'estate: per il momento il medico legale chiamato a compiere i primi rilievi sulla salma di King ha escluso la presenza di prove di un ipotetico avvelenamento.