Di pochi giorni fa la notizia del ricompattamento dei Bros, formazione che
in un certo senso aprì la strada alle moderne boyband. “Faremo un concerto
ad Hyde Park quest’estate”, ha riferito Matt Goss. “Ci hanno fatto
un’offerta così interessante che non possiamo rifiutarla”. Cioè un milione
e mezzo di euro. Cambiano le motivazioni, la musica non è proprio uguale,
ma siamo da quelle parti: oggi giunge notizia che si appresta a tornare un
altro gruppo britannico più o meno riconducibile ad un certo soft-pop
mirato alle giovanissime. Si tratta dei Wet Wet Wet, che nel Regno Unito
ebbero fantastici riscontri di vendita ed in Italia rimasero
clamorosamente sconosciuti. Nel ’98 i primi segnali di crisi: i Wets
furono obbligati a cancellare parecchi concerti per scarsità di
prevendita. Poi la mazzata: l’inizio della dipendenza da eroina da parte
del cantante Marti Pellow, che fino a quel punto era sembrato il classico
bravo ragazzo acqua e sapone. Un periodo buio, poi, dopo essere riuscito a
liberarsi dalla siringa, la lenta risalita. Ora Pellow è attore teatrale
di grande successo e recita sui palchi del West End londinese da un paio
d’anni. Adesso i Wet Wet Wet hanno deciso di riprovarci. Il gruppo ha
tenuto un concerto in un piccolo locale di Londra e, tra una “Love is all
around” ed una “Goodnight girl”, gli ex ragazzi si sono trovati così bene
che la reunion è parsa loro ovvia. I Wets hanno annunciato che nel
prossimo novembre, anticipato da un nuovo singolo, uscirà il loro “Best
of”; in dicembre poi il gruppo intraprenderà un tour britannico articolato
su undici date in sale dalla capienza medio-grande.
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