50 anni di Moog: la video playlist - VIDEO/AUDIO
Da "Good vibrations" dei Bech Boys agli ultimi Bestie Boys, il Moog in cinquant'anni ha accompagnato negli studi di registrazione gli artisti più famosi. Dalle sperimentazioni dei Beatles alle visioni sonore di Emerson, Lake & Palmer, proseguendo poi con l'energia degli Who, il funk soul dei Parliament, l'eleganza dei Roxy Music, le spigolosità di Kraftwerk e Devo, la new wave dei New Order, per finire poi con l'"americana" rivisitata e corretta da Beck e Wilco, il metal dei Mastodon o l'elettronica (quasi) contemporanea di Air e Chemical Brothers, l'invenzione di Robert Moog ha dimostrato di sapersi trovare a proprio agio nelle mani di chiunque.
Sappiamo di aver tralasciato molti - Jeff Beck, Peter Gabriel, e chissà quanti altri - ma le playlist sono per definizione incomplete: in calce alla pagina c'è uno spazio per i commenti, e ogni segnalazione è benvenuta.
Beach Boys, "Good vibrations" - 1966
Diana Ross and The Supremes, "Reflections" - 1967
Doors, "Strange days" - 1967
Beatles, “Here comes the sun” - 1969
Emerson, Lake & Palmer, "Lucky man" - 1970
Who, "Bargain" - 1971
Yes, “Starship trooper” - 1971
Stevie Wonder, "Tuesday heartbreak" - 1972
Roxy Music, "Remake/Remodel" - 1972
Kraftwerk, "Autobahn" - 1974
Donna Summer, “I feel love” - 1977
Parliament, "Flash light" - 1978
Devo, "Mongoloid" - 1978
Lipps Inc, "Funkytown" - 1979
Steve Winwood, "While you see a chance" - 1980
New Order, "Blue Monday" - 1983
Chemical Brothers, "Block rockin' beats" - 1997
Air, "Kelly watch the star" - 1998
Wilco, “A shot in the arm” - 1999
Beck, "Cellphone's dead" - 2006
Mastodon, "Quintessence" - 2009
Beastie Boys, "Make some noise" - 2011
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