
Se la montagna non va da Maometto, verrebbe da dire. I Foo Fighters non avevano la minima intenzione d'andare a suonare a Richmond, Virginia, così i loro fan locali si sono organizzati, hanno fatto una colletta (in linguaggio attuale: un crowdfunding) e alla fine la band, colpita, ha deciso di esibirsi a Richmond. Il tutto è iniziato durante lo scorso marzo, quando la "crowdhoster campaign" è stata messa in piedi da tale Andrew Goldin, un po' arrabbiato perché i Foos è dal 1998 che nella sua città non si facevano più vedere. Così - come riporta "Rolling Stone" - con i suoi amici Brig White, John McAdorey e Lucas Krost, Andrew si è messo a vendere i biglietti per il futuro concerto di Dave Grohl e soci. Futuro concerto del quale la band non sapeva niente. Il traguardo posto dagli amici: vendere 1400 biglietti a 50 dollari l'uno. E se i Foo Fighters avessero snobbato l'idea?
I soldi sarebbero stati restituiti. Una bella mano è arrivata da due attività commerciali locali che hanno contribuito con 5000 verdoni l'una, ma il resto l'hanno fatto i fan e così, oggi, è stata doppiata la boa dei 70.000 dollari che costituivano il punto d'arrivo. E, mentre la data dello show deve ancora essere confermata, il gruppo ha dato il semaforo verde all'esibizione a Richmond. "Invece che stare ad aspettare, aspettare e ancora aspettare l'arrivo in città della nostra band preferita, l'evento l'abbiamo creato noi", ha detto Goldin.