
Gary Barlow, Mark Owen e Howard Donald rischiano di dover versare 20 milioni di sterline (24.690.000 euro) per non aver pagato le tasse. I tre componenti dei Take That hanno investito la somma in una azienda, la Icebreaker Management, che un tribunale ha ora definito "un rifugio artificiale anti-tasse". Il giudice, riporta "Heat", ha stabilito che "tutti sapevano che Icebreaker Management era un modo per evitare le tasse" e che la sola ragione per investire nell'azienda era "un risparmio sulle tasse". I tre - Robbie Williams risulta estraneo, così come Jason Orange - potrebbero ora essere costretti a rifondere l'"investimento" al HM Revenue and Customs, il dipartimento del governo britannico che, dagli uffici londinesi di Parliament Street, raccoglie le tasse dei sudditi di Sua Maestà. Il "Guardian" specifica che Larkdale LLP, azienda di Gary Barlow, era uno dei 51 investitori di Icebreaker Management e che a Larkdale partecipava Jonathan Wild, manager dei Take That. Non è chiaro se le parti interessate decideranno di appellarsi. Una fonte definita "vicina ai TT" ha riferito al "Mirror" che i tre cantanti sono stati, in un certo senso, raggirati: non si erano resi veramente conto di come stessero le cose e non era loro intenzione fare gli evasori.
Il "Sunday Express" riporta i commenti di alcuni utenti di Twitter secondo i quali, visto che Barlow è un evasore, dovrebbe rinunciare al titolo onorifico OBE ricevuto nel 2012.