Rage Against The Machine, Brad Wilk: 'C'è già stato il nostro ultimo concerto'

Non resterebbero più molte speranze di vedere tornare in azione i Rage Against The Machine, alfieri del combat rock a stelle e strisce che a partire dagli anni Novanta seppero riportare i temi politici e sociali in alta posizione nelle chart internazionali: secondo quanto riferito dal batterista Brad Wilk, in tempi recenti chiamato dai Black Sabbath per sostituire in studio il licenziato (anche se, riguardo al suo status, le posizioni sono discordanti) Bill Ward in occasione delle session di "13", il canto del cigno del gruppo sarebbe stato il concerto tenuto a Los Angeles nel 2011 in occasione dell'LA Rising Festival, ad oggi ultima apparizione pubblica del quartetto.
"Per quello che so, il nostro ultimo concerto l'abbiamo suonato al Coliseum di Los Angeles nel 2011, ed è stato un gran bel modo per chiudere un capitolo", ha spiegato il batterista a Pulse Of Radio: "A essere onesti, è come se abbia avuto bisogno di entrare nell'ordine di idee che col gruppo sia finita, per poter andare avanti con la mia vita. Il concerto al Coliseum... che bel modo di uscire di scena".
A illudere i fan che la band potesse in qualche modo tornare in azione fu, nel 2012, il bassista Tim Commerford, che a una bruciante domanda di un cronista fuori da un bar di Malibù rispose con un "forse" alla domanda se il gruppo avesse in programma la registrazione di un nuovo album in studio. A gettare acqua sul fuoco, a stretto giro, fu il chitarrista Tom Morello: "Quando un gruppo si mette a fare un disco nuovo è perché tutti gli elementi del gruppo vogliono farlo, e non è il caso del nostro, allo stato attuale delle cose", ebbe a dire il chitarrista, "I rapporti all'interno della band sono ottimi, ci consideriamo amici e compagni di avventura, ma non tutti si sentono pronti a compiere un passo del genere".