Gli organizzatori fanno finta di niente, dicendo che sì, se deciderà di fare capolino in platea come spettatore "non potrà che farci piacere", anche se i piani alti di viale Mazzini sanno che una sua eventuale sparata - pur senza occupazione del palco ("Che comunque non è prevista e non verrà concessa", fanno sapere i dirigenti della TV di Stato) - farebbe schizzare alle stelle i dati di ascolto. Lui, che al teatro Ariston, nel 1978, ci entrò come presentatore - affiancando Stefania Casini - per il momento nicchia, e fa sapere solamente di avere un biglietto per un posto in platea, come un qualsiasi spettatore, o - lui certamente preferirebbe - cittadino.
A dare lo scossone alla sessantaquattresima edizione del Festival della Canzone Italiana è lui, Beppe Grillo, l'ex comico e showman (anche se definirlo "ex" non sarebbe del tutto corretto, avendo in programma per il prossimo aprile - a prescindere dalle sorti del costituendo governo - un tour teatrale) prestato alla politica che, con il suo Movimento 5 Stelle, si stima riesca - in vista di eventuali prossime consultazioni politiche - ad aggregare oltre il 20% dell'elettorato totale.
La presenza del mattatore genovese a Sanremo, nelle ultime ore, si è trasformata in psicosi. Non per Fabio Fazio e Luciana Littizzetto, che di una sua eventuale incursione non sono minimamente preoccupati ("Sarebbe comunque parte dello spettacolo", hanno detto ieri), né per i vertici RAI (per i motivi di cui sopra), né tantomeno per i telespettatori, che - politicamente più o meno allineati - potrebbero comunque contare su un fuori programma alla solitamente ingessata liturgia festivaliera. A temere il peggio, nelle ultime ore, sono i giornalisti. Il terrore dei cronisti non ha nulla a che fare con l'insofferenza più volte dimostrata da Grillo nei confronti della stampa nazionale: il problema, per gli addetti ai lavori dell'informazione, è di natura squisitamente logistica. Gli inviati all'Ariston sono infatti concentrati, per tutta la durata della manifestazione, nel roof, dove è allestita la sala stampa dotata di connessione Web e maxischermo dal quale seguire le esibizioni: postazione, questa, alla quale si accede con un pass diverso da quello che permette l'accesso alla galleria del teatro, comunque lontana dal posto in platea che verrà occupato da Grillo. Il timore di clamorosi "buchi" e di conseguenti reprimende da parte di direttori e caporedattori ha messo in subbuglio la stampa festivaliera, che a poche ore dalla (probabile) epifania del comico non ha ancora trovato una soluzione. E, intanto, tra poco si comincia...
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