
Elton John, qualche giorno fa, ha confermato i suoi concerti previsti per il 6 e 7 dicembre a Mosca, nonostante le severe leggi anti-gay adottate dal governo russo. "Ho pensato molto - e con molta prudenza - a quello che sto per dire", ha dichiarato il cantante al Guardian, "Ci sono due modi di pensarla, al riguardo. Porre la Russia sotto embargo musicale lascerebbe tutte le donne e gli uomini gay in una situazione di isolamento. Come omosessuale, non posso permettermi di lasciare sole queste persone. Quindi andrò. Non so cosa succederà, ma ci andrò lo stesso", ha detto l'artista. Ora, però, il Comitato dei genitori russi si oppone fermamente ai live dell'artista, chiedendo in una lettera al presedente Putin di annullare gli spettacoli: "Il cantante ha intenzione di venire in supporto ai sodomiti e a infrangere le attuali leggi russe, dirette a proteggere i bambini", scrive il comitato. Non sono ancora pervenute repliche da Elton John. La legge anti- gay attualmente in vigore in tutta la Russia indica come reato parlare in pubblico di tutto ciò che riguarda il mondo degli omosessuali. La definizione di "propaganda" darà al giudice la possibilità di punire con multe artisti, attori ma anche comuni cittadini colti ad esprimere un'opinione in pubblico sulla situazione dei gay.
Tra gli artisti che si sono scagliati contro la legge approvata da Putin c'è anche Lady Gaga, che ad agosto aveva twittato: "Il governo russo è criminale. All'oppressione si risponderà con la rivoluzione. La comunità omosessuale locale non è sola: lotteremo sempre per la vostra libertà".