
Prosegue a Los Angeles il processo che vede la signora Katherine Jackson contrapposta al gigante dell'entertainment AEG Live per la morte di Michael Jackson. L'anziana donna, come noto, chiede ad AEG una fortissima somma di denaro. E AEG, naturalmente, non vorrebbe darle neanche mezzo dollaro. Si prevede che il processo possa durare ancora per due mesi e mezzo. Ieri in aula si è raggiunto un momento estremamente emotivo. Michael, è stato detto davanti alla corte e ai giurati, pochi giorni prima di morire aveva detto al suo tour director che sentiva la voce di Dio. "Dio continua a parlarmi", disse il Re del Pop, come ha testimoniato Alif Sankey la quale ha attribuito la frase a Kenny Ortega. Queste parole, e l'aspetto fragile e magro dell'artista, nonché il fatto che Michael "non parlava in maniera normale", fecero sì che i due, ad una prova dello show, scoppiassero in lacrime quasi come a presentire qualcosa di bruttto.La prova era quella del 19 giugno 2009 e, mentre Michael veniva vestito, ai due l'artista apparve "estremamente magro" e "non parlava in maniera normale". Tornando a casa, la Sankey fermò l'auto e telefonò ad Ortega "perché avevo come una forte sensazione che Michael stesse morendo". Ortega spedì varie email che ebbero l'effetto di convocare un meeting, già il mattino dopo, a casa di Jackson. Oltre a Michael parteciparono il medico Conrad Murray, Ortega e Randy Phillips, quest'ultimo presidente di AEG Live. Phillips, dopo il meeting, scrisse d'avere una "immensa ammirazione per Murray". Come poi poco dopo, il 25 giugno, le cose sono andate, lo sanno tutti.
Il processo continua.