Shania Twain rimane saldamente, per la seconda settimana consecutiva, al
primo posto delle classifiche USA. Molto saldamente: dopo aver venduto
874.000 copie del suo nuovo album doppio “Up!”, stavolta del CD ne sono
usciti dai negozi altri 625.000 pezzi. Con le festività natalizie che si
stanno approssimando, le chart statunitensi ricevono una decisa spinta in
avanti: la scorsa settimana sono stati venduti dieci milioni e mezzo di
copie di album, quella precedente “solo” sei milioni ed ottocentomila.
“Tim McGraw & The Dancehall doctors” di Tim McGraw debutta sulla seconda
tacca con 602.000 unità. La colonna sonora di “8 Mile” di Eminem è in
terza posizione, mentre in quarta ritroviamo la compilation “Now 11”. Sul
quinto scalino entra “Better dayz”, altro postumo di Tupac Shakur dopo
“Until the end of time” dello scorso anno. Il sesto posto vede l’arrivo di
“This is me…then”, il nuovo album di Jennifer Lopez; il disco ha venduto
314.000 copie ed ha così leggermente migliorato il dato precedente, quello
che si riferiva a “J.Lo”, che si era fermato (nel corso della sola prima
settimana, s’intende) a 272.000 pezzi. Al numero 7 c’è “Cry” di Faith
Hill. L’ottavo posto viene occupato da “Back in the U.S. Live” di Paul
McCartney, disco dal vivo contenente parecchie canzoni (“We can work it
out”, “Eleanor Rigby”) dei Beatles. Chiudono la Top 10 “Let go” di Avril
Lavigne e “Stripped” di Christina Aguilera. Snoop Dogg fallisce l’aggancio
al carrozzone di testa: il suo nuovo “Paid tha cost to be da boss” si
ferma al numero dodici. “Shaman” di Santana precipita al numero 18. Il
pubblico statunitense è, almeno per ora, poco interessato a “Dru world
order” dei Dru Hill: il primo album dopo quattro anni del gruppo esordisce
al numero 21. Scarso interesse anche per “Does this look infected?” dei
Sum 41 (numero 32) e per “It ain’t safe no more” di Busta Rhymes (43, il
suo risultato peggiore), mentre per Kelly Osbourne si può tranquillamente
parlare di disastro: il suo “Shut up” si impantana al numero 101.
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