La redazione di Rockol non è responsabile del contenuto di questa notizia, che è tratto da un comunicato stampa. Artisti, etichette e aziende che vogliono rendere note le proprie iniziative attraverso la pubblicazione di un loro comunicato stampa in questa sezione possono indirizzare una e-mail a presskit@rockol.it. La pubblicazione dei comunicati è a discrezione della redazione.
A CORTO CIRCUITO 2002 NASCE
SPOT MUSIC AWARD:
TRA I PREMIATI FRANCO GODI E I GABIN
L'idea di far nascere all'interno di CORTO CIRCUITO 2002, il primo festival annuale internazionale su cortometraggi, news, videoclip, televisione, documentari d’architettura e arte contemporanea con la direzione artistica di Franz Cerami (Napoli- Teatro Mediterraneo ‘Mostra d’Oltremare‘ dal 15 al 17 novembre ‘ingresso gratuito’ h 15/24), un premio dedicato alla musica creata per la pubblicità e usata nella pubblicità deriva da un riflessione: in Italia questo campo è guardato ancora con un doppio pressappochismo, da un lato lo snobismo moralistico di chi considera svilente l'abbinamento tra musica e spot televisivi, dall'altra la mancanza di riflessione di un mercato onnivoro e capace di segnali anche contrastanti.
Ecco allora il lancio degli Spot Music Awards, quest'anno consegnati quasi di diritto ai Gabin, per lo spot Telecom con la loro trascinante "It don't mean a thing", e, alla carriera, a Franco Godi, autore di Caroselli indimenticabili ("Bidibodibù", "Olivolì-Olivolà"...) ma anche di più recenti e premiatissimi spot (Fiat Uno Rap, Sao Cafè....). Due estremi di un universo in velocissima mutazione: Godi scriveva musiche e canzoni per la pubblicità, oggi la pubblicità usa musiche e canzoni già preesistenti, come quella del duo di "Doo Upa", che a loro volta usano lo spot per raggiungere più rapidamente le hit parade. Il successo raggiunto in Italia dai Gabin, ma anche da Archive (spot Bmw), Goldfrapp (ancora Bmw), Hooverphonic (Smart), Garbage, Moby, Koop... dimostra come la pubblicità possa aiutare l'affermarsi di sonorità e artisti interessanti, che magari faticherebbero altrimenti ad imporsi. E l'uso di brani storici, da Dylan ai Doors, suggerisce riflessioni sulla decontestualizzazione e la revisione della storia stessa del jazz e del rock.
E di questo che si parlerà preparando le prossime edizioni degli Spot Music Awards, che si parlerà nell'incontro (sabato 16 novembre ore 17) con Franco Godi e Federico Vacalebre, direttore della giuria del neonato premio, che si parlerà osservando la retrospettive di caroselli che vedono protagonisti della canzone, da Frank Sinatra a Patty Pravo, da Renato Carosone a Gianni Morandi, da Dalidà a Domenico Modugno, da Mina a Renato Carosone, da Lucio Dalla a Aurelio Fierro (prodotto da Teche Rai per la regia di Silvana Palumbieri).
A CORTO CIRCUITO 2002 NASCE
SPOT MUSIC AWARD:
TRA I PREMIATI FRANCO GODI E I GABIN
L'idea di far nascere all'interno di CORTO CIRCUITO 2002, il primo festival annuale internazionale su cortometraggi, news, videoclip, televisione, documentari d’architettura e arte contemporanea con la direzione artistica di Franz Cerami (Napoli- Teatro Mediterraneo ‘Mostra d’Oltremare‘ dal 15 al 17 novembre ‘ingresso gratuito’ h 15/24), un premio dedicato alla musica creata per la pubblicità e usata nella pubblicità deriva da un riflessione: in Italia questo campo è guardato ancora con un doppio pressappochismo, da un lato lo snobismo moralistico di chi considera svilente l'abbinamento tra musica e spot televisivi, dall'altra la mancanza di riflessione di un mercato onnivoro e capace di segnali anche contrastanti.
Ecco allora il lancio degli Spot Music Awards, quest'anno consegnati quasi di diritto ai Gabin, per lo spot Telecom con la loro trascinante "It don't mean a thing", e, alla carriera, a Franco Godi, autore di Caroselli indimenticabili ("Bidibodibù", "Olivolì-Olivolà"...) ma anche di più recenti e premiatissimi spot (Fiat Uno Rap, Sao Cafè....). Due estremi di un universo in velocissima mutazione: Godi scriveva musiche e canzoni per la pubblicità, oggi la pubblicità usa musiche e canzoni già preesistenti, come quella del duo di "Doo Upa", che a loro volta usano lo spot per raggiungere più rapidamente le hit parade. Il successo raggiunto in Italia dai Gabin, ma anche da Archive (spot Bmw), Goldfrapp (ancora Bmw), Hooverphonic (Smart), Garbage, Moby, Koop... dimostra come la pubblicità possa aiutare l'affermarsi di sonorità e artisti interessanti, che magari faticherebbero altrimenti ad imporsi. E l'uso di brani storici, da Dylan ai Doors, suggerisce riflessioni sulla decontestualizzazione e la revisione della storia stessa del jazz e del rock.
E di questo che si parlerà preparando le prossime edizioni degli Spot Music Awards, che si parlerà nell'incontro (sabato 16 novembre ore 17) con Franco Godi e Federico Vacalebre, direttore della giuria del neonato premio, che si parlerà osservando la retrospettive di caroselli che vedono protagonisti della canzone, da Frank Sinatra a Patty Pravo, da Renato Carosone a Gianni Morandi, da Dalidà a Domenico Modugno, da Mina a Renato Carosone, da Lucio Dalla a Aurelio Fierro (prodotto da Teche Rai per la regia di Silvana Palumbieri).