In 'Questa parte di mondo' c'è Paola Turci

"Questo album nasce dalla necessità di un approfondimento interiore e dalla voglia e l'entusiasmo di scrivere di nuovo canzoni in prima persona".
Con queste parole Paola Turci presenta il suo decimo lavoro intitolato "Questa parte di mondo", nei negozi a partire da oggi, 26 settembre. "Per la prima volta da anni ero senza un contratto discografico", racconta la Turci "e questo mi ha portato a cercare dentro me le cose da dire e il modo in cui dirle. Le canzoni sono nate quasi da sole, anche se hanno richiesto un discreto lavoro soprattutto sui testi, e alla fine di un periodo relativamente breve avevo in mano il materiale per incidere un nuovo album, per la prima volta scritto interamente da me". Dopo quasi quindici anni di carriera, dunque, la cantautrice romana si cimenta nell'intera costruzione di un album, senza affidarsi alle doti compositive di altri artisti. Unica eccezione il brano che dà il titolo all'album, scritto insieme ad Alfredo Rizzo, suo collabortore di vecchia data, al quale deve successi come "Bambini", "Ringrazio Dio" e altri. Ora la Turci ha trovato il giusto sfogo artistico e guarda al passato con una buona dose di autocritica: "Mi ricordo che a quei tempi soffrivo molto all'idea di essere presentata come 'la ragazza con la chitarra' pur non scrivendo realmente le mie canzoni. E' una cosa che ho sempre voluto fare e che lentamente ha iniziato a occupare sempre più spazio nella mia carriera". "Questa parte di mondo" è stato registrato in una villetta al mare di Ladispoli, una località sul litorale laziale, con l'apporto di pochi indispensabili musicisti e un paio di preziosi ospiti come Massimo Giuntini dei Modena City Ramblers (uillean pipes su Questa parte di mondo") e i Solis String Quartet ("Verso casa", "Via Dove", "Groviglio di regole" e "Mani Giunte"). .
Notizia realizzata con la collaborazione di http://www.musicaitaliana.com