Comunicato Stampa: Coldplay in concerto

Dopo un disco d’esordio che ha venduto 5 milioni di copie nel mondo Ritornano in scena i Coldplay con il secondo album A Rush of Blood To The Head ed è un altro successo: in cima alle classifiche di mezzo mondo Italia compresa
INDEPENDENTE PRODUZIONI
presenta
COLDPLAY
LUNEDI’ 18 NOVEMBRE 2002
UNICA DATA IN ITALIA
Filaforum - Via di Vittorio 6 - Assago (MI)
INFO: www.indipendente.com
Prezzo del biglietto: 21 euro + diritti di prevendita
inizio concerto ore 21
support band: IDLEWILD
Nel giro di pochi mesi il gruppo è passato a suonare dai piccoli pub a festival come T in the Park di Glasgow, per passare poi al The Big Day Out in Australia e finire con un tour americano di successo.
Il loro secondo album, A Rush of Blood To The Head, uscito da poche settimane, è schizzato in cima alle classifiche di mezzo mondo (Italia compresa). Il motivo del loro successo?
Primo, Coldplay sanno scrivere canzoni.
Sì, semplici canzoni, pensate con in braccio una chitarra acustica e il cuore in mano.
Secondo, i brani che scrivono ti fanno venire voglia di piangere, o forse urlare di gioia, sicuramente di vedere le cose con un pizzico di positività e lucentezza.
Quarto, nella loro semplicità pop sanno scrivere canzoni agrodolci che piacciono fin dal primo ascolto ed entrano nella vita della gente.
Risultato?
Parachutes è stato un hit internazionale.
A Rush of Blood To The Head, visto il responso delle prime settimane, farà altrettanto, se non di meglio.
La data di Milano è l’unica tappa italiana per vedere questi quattro ragazzi inglesi dal vivo.
A RUSH OF BLOOD TO THE HEAD
Per A Rush of Blood To The Head, hanno mantenuto lo stesso team di Parachutes: Ken Nelson ha co-prodotto e mixato il disco con il gruppo mentre Mark Phytain ha curato la parte al computer.
I lavori sono iniziati nell’ottobre 2001, e a Natale la registrazione era già terminata. Tutti erano contenti tranne la band. “Avevamo la sensazione che le cose fossero andate fin troppo liscie”, ricorda Jonny. ‘Eravamo soddisfatti, ma poi abbiamo fatto un passo indietro e abbiamo capito che non andava bene.
Sarebbe stato facile dire che avevamo fatto abbastanza, pubblicare un album in modo da sfruttare l’onda del successo, ma non abbiamo voluto. E ne sono felice, perché adesso abbiamo in mano qualcosa che saremo contenti di portare in tour per i prossimi due anni”.
“Sebbene sia riconoscibile il carattere Coldplay, questo album ha toni più forti dell’altro, è più svelto e più energico. Nello scorso disco c’era più paura, più palese insicurezza, mentre qui quelle sensazioni sono più nascoste”, dice Chris. “Siamo cresciuti un po, abbiamo viaggiato molto e incontrato tanta gente. E anche dal punto di vista musicale abbiamo ascoltato tanto: Echo & The Bunnymen, The Cure, PJ Harvey, Nick Cave, New Order. Negli ultimi due anni siamo stati come una spugna che assorbiva cultura. Ce la siamo bevuta tutta e ora viene fuori in questo disco. Si parla molto dell’energia e della fiducia delle persone di fronte alle preoccupazioni e alle incertezze”.
Durante una pausa fra le registrazioni, lo scorso febbraio, Chris ha intrapreso un viaggio ad Haiti e nella Repubblica Dominicana con Oxfam nell’intento di supportare la campagna a favore di un cambiamento delle regole del commercio mondiale. E’ stato un viaggio estenuante e intenso, con lunghi spostamenti lungo rozze strade rurali per andare a trovare comunità contadine impoverite che lavorano duramente e le cui vite sono state devastate dalle fluttuazioni nei prezzi del caffé sul mercato mondiale o dalle importazion di riso a prezzi da fame negli Stati Uniti. Al ritorno, Chris si è esibito all’inaugurazione della campagna per il Fair Trade (commercio equo) a Trafalgar Square. Una causa sostenuta da tutta la band.
“Chiunque si trovi nella nostra posizione ha una certa responsabilità,'spiega Guy.
'Per quanto possa sembrarci strano, molte persone leggono ciò che diciamo, ci vedono in TV, comprano i nostri dischi e ne leggono le copertine, e questa può essere una grande base di partenza. Si può sensibilizzare la gente ai problemi. A noi non costa nulla, eppure se può aiutare qualcuno è proprio ciò che intendiamo fare”. Ma spesso la politica dell’album assume una sfumatura personale. “Abbiamo fatto quest’album come se ogni giorno fosse l’ultimo, volendo tirare fuori tutto, e facendo tutto al massimo”, dice Chris. “E’ importante fare del nostro meglio e vivere ogni aspetto della vita con convinzione. Trarre il meglio da questa eccezionale opportunità, perché non possiamo credere che ci sia stata semplicemente regalata. E questo discorso si applica al nostro gruppo come alla vita in genere”.
Per informazioni sulla campagna di Oxfam a favore di un cambiamento delle regole del commercio mondiale visitate il sito www.maketradefair.com