Dionne Warwick, 72 anni il prossimo 12 dicembre, ha ricordato un episodio poco noto della sua lunga carriera. La cantante, ex partner dei compositori Burt Bacharach ed Hal David, divenne buona amica dei Beatles negli anni Sessanta; quando negarono l'ingresso ai Quatttro di Liverpool ad un suo show, si arrabbiò parecchio. La cugina di Whitney Houston, rispolverando tempi in cui il "dress code" in certi locali era rigido, ha detto: "Ero a Londra, dovevo fare dei concerti al Savoy. Così dissi ai Beatles: dai, fate un salto da me. Ma il maitre non li voleva far entrare in sala. Mi disse che 'non erano vestiti correttamente'. Allora mi sono veramente girate un po'. Ricordo che gli dissi: 'Sai una cosa? Sono amici miei. Se non li fai entrare, io non canto'". La minaccia sortì il suo effetto. "Ebbero dei posti in prima fila". Dionne, che nel 2002 fu curiosamente fermata all'aeroporto di Miami per il possesso di undici sigarette alla marijuana pronte all'uso, intervistata dal "Daily Telegraph" ha anche ricordato che, nel primo periodo della sua carriera, la cosiddetta segregazione razziale era ancora ben presente negli USA. "Mai e poi mai ci saremmo sognati d'avere come presidente un afroamericano", ha detto. "E invece eccolo qui. E non è finita. Nel mio cuore sento che avremo anche una donna presidente". Dionne, che vinse il suo primo Grammy nel 1969, ha però preferito evitare di parlare dei problemi di dipendenza di Whitney
affermando di volerla ricordare "solo per la sua musica".