
E’ crisi nel mondo della discografia ed è crisi per le star della musica, che si ribellano contro il music business. Peter Paterno, l’avvocato dei Metallica, è stato uno dei primi a parlare, ma contro i sistemi illegali di distribuzione della musica nella grande Rete: “I ragazzi pensano che la musica sia gratis. Ormai si sono abituati a non pagarla”. Mentre i dischi non vendono più, nei negozi vanno a ruba i CD vergini che tutti acquistano per poter “clonare” la musica: un dollaro contro i venti di un CD d’autore non lascia il minimo dubbio agli acquirenti. Si tenderebbe a pensare che i musicisti, ovviamente anch’essi colpiti dalla crisi, si stiano scagliando ferocemente contro i falsificatori; invece nel loro mirino ci sono proprio le case discografiche accusate di essere le vere ladre dei diritti d’autore. E così molti artisti tra i quali Courtney Love, gli Eagles, Sheryl Crow e i No Doubt, il 26 febbraio hanno organizzato a Los Angeles quattro concerti per protestare contro i capitalisti del disco. L’accusa dei musicisti è molto grave: non esiste chiarezza sul modo in cui le case discografiche calcolano i diritti d’autore che spettano ad ogni artista. Nonostante tutto le multinazionali del disco non riescono a porre rimedio alla crisi, nemmeno con le soluzioni più ovvie come la riduzione del prezzo dei CD e l’offerta di canali alternativi di distribuzione su Internet. E intanto Piero La Falce, il direttore della Universal, chiede lo stato di crisi (vedi news). (Fonte: La Repubblica)
La fotografia dell'articolo è pubblicata non integralmente. Link all'immagine originale