
Secondo indiscrezioni i Cult avrebbe deciso di mettere in “stand-by” a tempo indeterminato l’attività del gruppo, prima di deciderne, eventualmente, lo scioglimento ufficiale, a causa dell’insoddisfacente promozione fatta dalla casa discografica Lava/Atlantic per “Beyond good & evil”, l’ultimo disco del gruppo e il settimo della loro carriera. L’insufficiente promozione riservata all'album sarebbe stata, secondo il gruppo, il principale motivo dello scarso successo commerciale di “Beyond good & evil” che, negli Stati Uniti, avrebbe venduto, secondo Soundscan, solo 161,052 copie. Sempre secondo voci non confermate, sia il cantante Ian Astbury che il chitarrista Billy Duffy avrebbero intenzione di perseguire progetti personali: Duffy, in particolare, potrebbe dedicarsi ai Colorsound, il side-project formato insieme al cantante e chitarrista Mike Peters degli Alarm, al bassista Craig Adams dei Mission e al batterista Scott Garrett, ex-Cult, formazione che aveva debuttato con un disco omonimo nel 1999 su etichetta 21st Century Records/Sanctuary Music. Billy Morrison, il bassista che accompagna i Cult durante le performance dal vivo, ha dichiarato in merito alle voci di scioglimento: “Mi è stato detto che i Cult sono 'congelati', il che non vuol dire necessariamente che si scioglieranno. Significa che Ian e Billy faranno altre cose. Essendo l’ultimo arrivato, mi considero fortunato di aver potuto far parte di questa grande band. Se mi chiameranno per tornare a suonare, io ci andrò subito. Sono sempre stato leale con il gruppo. Fino a quel momento intendo portare avanti progetti personali, così come faranno anche tutti gli altri. Spero sinceramente che i Cult vogliano coinvolgermi anche nei loro progetti futuri, di cui molto deve ancora essere rivelato... Il meglio deve ancora venire”.
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