
Sono da poco terminate a Napoli le sessioni di registrazione del nuovo disco dei Modena City Ramblers, che sarà intitolato “Radio Rebelde” e che sarà pubblicato verso la metà del mese di febbraio.
Secondo i membri del gruppo il disco (il primo senza Giovanni Rubbiani e Alberto Cottica) stilisticamente sarà: ”Molto più 'Mano Negra' che in passato. Diciamo che sarà la naturale evoluzione di brani come 'Aureliano' o 'Figli dell'officina'. E' invece un pochino accantonata la parte più 'cantautorale-d'amore' del nostro fare musica”.
Tra le canzoni che troveranno posto nell’album figura anche un brano in parte cantato in spagnolo e scritto per la band emiliana da Luis Sepulveda, "Una perfecta excusa", mentre nel disco interverrà anche il musicista napoletano Daniele Sepe.
Come riporta il sito ufficiale del gruppo www.ramblers.it : “Il titolo scelto fotografa al meglio il contenuto sonoro e tematico del disco: per niente disposti alla facile riproposizione dei vecchi schemi musicali i Ramblers spingono sull'acceleratore e propongono una dozzina di brani che trasudano energia e voglia di continuare a denunciare le grandi ingiustizie e le insopportabili diseguaglianze tra i tanti sud e i pochi nord del mondo globalizzato”.
Secondo i membri del gruppo il disco (il primo senza Giovanni Rubbiani e Alberto Cottica) stilisticamente sarà: ”Molto più 'Mano Negra' che in passato. Diciamo che sarà la naturale evoluzione di brani come 'Aureliano' o 'Figli dell'officina'. E' invece un pochino accantonata la parte più 'cantautorale-d'amore' del nostro fare musica”.
Tra le canzoni che troveranno posto nell’album figura anche un brano in parte cantato in spagnolo e scritto per la band emiliana da Luis Sepulveda, "Una perfecta excusa", mentre nel disco interverrà anche il musicista napoletano Daniele Sepe.
Come riporta il sito ufficiale del gruppo www.ramblers.it : “Il titolo scelto fotografa al meglio il contenuto sonoro e tematico del disco: per niente disposti alla facile riproposizione dei vecchi schemi musicali i Ramblers spingono sull'acceleratore e propongono una dozzina di brani che trasudano energia e voglia di continuare a denunciare le grandi ingiustizie e le insopportabili diseguaglianze tra i tanti sud e i pochi nord del mondo globalizzato”.
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