Londra 2012, ecco cosa si ascolta

Londra è grande, è frammentata. Ha 8 milioni di abitanti, che diventano molti di più con quelli della cintura metropolitana. Le sue zone sono quasi tutte ben caratterizzate e, con le ovvie eccezioni, non è detto che ciò che si ascolta nei locali di un'area lo si ascolti anche in
quelli di un'altra.
La macroarea che negli ultimi anni è stata più vitale e vibrante è stata indubbiamente l'East End. E cosa si ascolta oggigiorno nei club, bar, pub, locali dell'East End? Se lo è chiesto il quotidiano "The Guardian", che ha spedito Sam Wolfson a sbirciare e sentire. Partendo dall'Alibi, un posto di tendenza, il giornalista compie una zoomata - includendo misteriosamente anche il Nambucca, che non c'entra molto perché è in zona nord - nei paraggi. Ed emerge una visione d'insieme decisamente inaspettata: si ascoltano specialmente canzoni chitarristiche confezionate tra 2002 e 2007. Nomi? In testa .Maximo Park e Hot Hot Heat. Zoë Jenkin, il promoter della one-night "I wanna be adored" dell'Alibi, dice: "So che la gente cerca di mascherare i suoi veri sentimenti, che sono di vero godimento nei confronti di questa musica, facendo finta di ascoltarla ironicamente. Sarà, ma intanto quando mettiamo su gli Hot Hot Heat la pista diventa piena così". Ma se tutti guardano al passato, che non sarà remoto ma comunque non si parla di cose di quattro mesi fa, che speranze hanno le nuove band di imporsi o perlomeno generare attenzione? "Ti lascia un po' di amaro in bocca, quando ti rendi conto che la maggior parte delle canzoni che preferisci ha quasi dieci anni" afferma Fred Macpherson, il cantante degli Spector che sono tra le band considerate più da tenere d'occhio nel 2012. "Comunque non direi che
la nostalgia ha preso il sopravvento, più che altro è andata a colmare un gap in certe situazioni. Certo che se voglio vedere un locale che esplode, so che la cosa si ottiene con 'The rat' o 'Hard t explain' più che con la maggior parte della roba indie pubblicata quest'anno".