Articoli - 16/06/2001
Jammin’ Festival, sul palco arrivano gli italiani (e gli inglesi si incavolano con il pubblico)

I Timoria, poco dopo le 14.30, sono il primo gruppo italiano a salire sul palco del Jammin’ Festival. Il pubblico, mostrando spirito di solidarietà nazionale, accoglie bene il rock di Omar Pedrini e soci: mezz’ora di musica con brani tratti soprattutto dall’ultimo “El Topo Grand Hotel”, come “Sole spento” e “Mexico”. Spicca la ballatona “Sangue impazzito”, che abbassa per un attimo la tensione.
Sorte diametralmente opposta per gli Stereophonics, che seguono i Timoria verso le 15.30. Kelly Jones, Stuart Cable e Richard Jones (che sul palco si fanno aiutare da un altro chitarrista e da un tastierista) si presentano in versione rock, minimizzando i suoni più cantautoriali dell’ultimo “Just enough education to perform” e puntano sull’elettrica, come in “Las Vegas two times”. Fanno in tempo a suonare altre tre canzoni e mezza, tra cui il singolo “Have a nice day”, che il pubblico mostra segni d'intolleranza, lanciando oggetti sul palco: i sacchetti d'acqua forniti dall'organizzazione, ritirati indietro insieme a più pericolose bottiglie e lattine. Una di queste ultime quasi colpisce Kelly Jones, come già era capitato ai Feeder poco prima. Il leader degli Stereophonics si arrabbia visibilmente e il gruppo gallese/inglese interrompe anzitempo il set, a metà della quinta canzone.
Se vuoi sapere tutto dei festival estivi, vai allo speciale di Rockol, all'indirizzo :
http://www.rockol.it/festival .
Sorte diametralmente opposta per gli Stereophonics, che seguono i Timoria verso le 15.30. Kelly Jones, Stuart Cable e Richard Jones (che sul palco si fanno aiutare da un altro chitarrista e da un tastierista) si presentano in versione rock, minimizzando i suoni più cantautoriali dell’ultimo “Just enough education to perform” e puntano sull’elettrica, come in “Las Vegas two times”. Fanno in tempo a suonare altre tre canzoni e mezza, tra cui il singolo “Have a nice day”, che il pubblico mostra segni d'intolleranza, lanciando oggetti sul palco: i sacchetti d'acqua forniti dall'organizzazione, ritirati indietro insieme a più pericolose bottiglie e lattine. Una di queste ultime quasi colpisce Kelly Jones, come già era capitato ai Feeder poco prima. Il leader degli Stereophonics si arrabbia visibilmente e il gruppo gallese/inglese interrompe anzitempo il set, a metà della quinta canzone.
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