Ha preso una piega piuttosto bizzarra la battaglia legale che si è creata attorno alla "riapparizione" della Cobra Daytona Coupe, berlina sportiva americana che sta scomodando gli studi legali di mezza america.
L’autovettura, costruita dall’asso delle corse Carroll Shelby e nata – come prototipo – con la sigla CSX2287, fu venduta da questi, nel 1965, ad un preparatore di auto, che, a sua volta, riuscì a rivenderla al leggendario produttore Phil Spector, inventore di quel “muro di suono” che rivoluzionò il pop americano negli anni sessanta: in questi giorni si è scatenato un polverone attorno all’auto, riapparsa in un deposito e valutata dagli esperti l’eccezionale somma di 4 milioni di dollari (più di otto miliardi di lire). La proprietà della vettura è, secondo alcuni, incerta; non la pensa così l’avvocato Peter Sheridan – legale di Spector – che in una dichiarazione rilasciata il 17 aprile scorso al tribunale di Los Angeles (e riportata dall’Associated Press) ha affermato: “Spector è il proprietario della macchina, e non l’ha mai venduta o prestata a nessuno”. Per le parti in causa si prospetta, in ogni caso, una lunga battaglia: non a caso la vicenda è seguita dallo studio legale di Robert Shapiro, il più famoso (e costoso) legale americano.
L’autovettura, costruita dall’asso delle corse Carroll Shelby e nata – come prototipo – con la sigla CSX2287, fu venduta da questi, nel 1965, ad un preparatore di auto, che, a sua volta, riuscì a rivenderla al leggendario produttore Phil Spector, inventore di quel “muro di suono” che rivoluzionò il pop americano negli anni sessanta: in questi giorni si è scatenato un polverone attorno all’auto, riapparsa in un deposito e valutata dagli esperti l’eccezionale somma di 4 milioni di dollari (più di otto miliardi di lire). La proprietà della vettura è, secondo alcuni, incerta; non la pensa così l’avvocato Peter Sheridan – legale di Spector – che in una dichiarazione rilasciata il 17 aprile scorso al tribunale di Los Angeles (e riportata dall’Associated Press) ha affermato: “Spector è il proprietario della macchina, e non l’ha mai venduta o prestata a nessuno”. Per le parti in causa si prospetta, in ogni caso, una lunga battaglia: non a caso la vicenda è seguita dallo studio legale di Robert Shapiro, il più famoso (e costoso) legale americano.
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