Con le dichiarazioni delle parti in causa è iniziato a Los Angeles il processo per la morte di Michael Jackson in cui il solo imputato è il
medico Conrad Murray. L'avvocato dell'accusa, con una mossa non preventivata, ha mostrato ai giurati una foto del cantante steso sulla barella e ha affermato che la morte dell'artista è stata causata dalla fiducia che Michael riponeva in Murray. David Walgren ha anche detto: "La fiducia malriposta di Michael Jackson nei confronti di Conrad Murray gli è costata la vita. Sono stati gli atti e le omissioni di Murray, medico personale di Jackson, a condurre il cantante alla prematura morte all'età di 50 anni". L'accusa ha anche fatto ascolare una registrazione audio, tratta dal cellulare di Murray, in cui il Re del Pop, con voce impastata e probabilmente già sotto l'influenza di qualche anestetico, mormora qualcosa a riguardo dei suoi prossimi concerti. In aula sono stati visti Joseph, padre di Michael, la madre Katherine, le sorelle La Toya e Janet, i fratelli Jermaine, Randy e Tito. La Toya (anche scritto LaToya) aveva con sé un girasole, il fiore preferito del fratello. Ci si attende che una certa parte del processo ruoterà attorno al Propofol, la sostanza che avrebbe ucciso l'artista, alle sue somministrazioni e dosaggi. La difesa riferirà che Jackson assunse autonomamente la dose finale di Propofol. Qualora condannato, Murray rischia fino a 4 anni di reclusione. Il giudice Michael Pastor della Superior Court ha imposto un tetto a ciò che gli avvocati di Murray potranno affermare sui problemi finanziari del cantante e sul suo rapporto con i medicinali. Pastor ha altresì posto limitazioni su quanto l'accusa potrà riferire sui debiti di Murray e sul fatto che il medico avesse varie "amiche". All'entrata in aula di Murray alcuni membri del pubblico hanno detto ad alta voce "assassino!". Fuori dal tribunale hanno stazionato circa trecento fan di Jackson, e alcuni di essi hanno inneggiato al loro idolo cantando "Michael, Michael". Il processo dovrebbe durare cinque settimane.