"Tutto e' iniziato con un post provocatorio che ho scritto lo scorso 13 maggio, e invece c'è stata una pioggia di adesioni e telefonate": è con queste parole che la cantante Ilaria Petassini, in arte Pilar, spiega all'agenzia ADN Kronos come è nata l'idea di proporre ai commercianti di aderire al suo progetto "Tommaso is back", facendo sconti di qualsiasi tipo a chi si presenta con il timbro sulla scheda elettorale del referendum del 12 e 13 giugno.
E' così che teatri, ristoranti, bed&breakfast e negozi hanno appoggiato la causa della cantante: "Il nostro scopo è portare la gente a votare
per raggiungere il quorum, indipendentemente da come voteranno", ha spiegato Pilar cantante, finalista al Premio Tenco, Migliore interprete 2010 al Festival Europeo della canzone Mediterranea e vincitrice di Musicultura, insieme alla producer Giovanna Mirabella e a Francesco Lamorgese.
"Hanno aderito in molti", ha aggiunto la cantante, "il Nuovo Teatro Montevergini di Palermo, il Teatro Aurora di Treviso, che sta organizzando una megaserata con gran parte degli artisti veneti. E ancora Napoli, con una serie di eventi e un'iniziativa originale della catena di negozi 'Napolimania' che offrono a chi ha votato 500 Dvd di canzoni napoletane, Genova con gli Gnu Quartet e ci sono adesioni perfino da New York. Chiunque voglia aderire, anche con piccole cose, ci scriva e ce lo faccia sapere alla mail santommasoisback@gmail.com".
L'agenzia ADN Kronos ha inoltre consultato Cesare Pinelli, professore di Diritto pubblico della Sapienza Universita' di Roma: "E' lecito, non è assolutamente configurabile un voto di scambio. Non c'e' voto di scambio perché dalla tessera non risulta se quella persona ha votato sì o no. Dalla tessera risulta ciò che risulta dai registri elettorali, è tutto pubblico".