
Incidente diplomatico fra la famiglia Modugno e Marco Tullio Giordana. In una scena dell'ultimo film del regista, "I cento passi" trionfatore a Venezia e nelle sale italiane, il protagonista Peppino Impastato (il ragazzo che nel '78 fu condannato a morte dalla mafia, impersonato dall'attore Luigi Lo cascio)commenta il brano "Volare dicendo: "Ed ecco a voi l'inno nazionale di Mafiopoli". La frase ha mandato su tutte le furie la famiglia dell'autore di uno dei brani più celebri del mondo: "Abbiamo chiesto di eliminare questa frase - spiega Franca Gandolfi, vedova di Domenico Modugno - perchè la riteniamo offensiva e gravissima, anche perchè è diventata la bandiera dello spot promozionale. Infangare la memoria di mio marito è gravissimo; chi vede il film può pensare che 'Volare' sia stato scritto come un inno alla mafia, mentre è il successo pulito di una persona pulita". Incredulo il regista: "E' tutto frutto di un malinteso. All'inizio la cantano i ragazzi mentre vanno a una festa; in seguito il refrain di "Volare" viene diffuso attraverso i microfoni di Radio Aut ma stoppato subito proprio perchè ci si riferisce, col verbo incriminato, all'affare mafioso della costruzione dell'aeroporto. L'ironia è chiara". E aggiunge: "La canzone di Modugno serve proprio per prendere in giro i mafiosi e sono sicuro che a lui, come uomo, come artista e anche come segretario del Partito radicale, l'idea sarebbe piaciuta". Questa mattina l'udienza al Tribunale di Roma.
(Fonte: Corriere della Sera, Il Giorno, La Repubblica)
(Fonte: Corriere della Sera, Il Giorno, La Repubblica)
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