In prima pagina sul "Corriere della Sera", Rocco Cotroneo da Rio de Janeiro informa che "in Braisle dilaga il rap del detenuto. Sempre più spesso a varcare le porte blindate delle prigioni sono produttori e discografici, perché il rap della galera piace. E vende. Ai musicisti-carcerati i soldi non interessano: i proventi vanno alle loro famiglie". I 509-E ad esempio "sono le stelle di ‘Yo rap’, popolarissimo programma della MTV brasiliana, hanno inciso due cd, vinto premi e vendono abbastanza. (...) I Detentos do Rap, il cui disco ‘Apologia ao crime’ ha venduto 30mila copie, senza contare quelle piratate, hanno il record di ‘libere uscite’: hanno già varcato temporaneamente le porte del carcere venti volte per registrare videoclip e partecipazioni in tv. (...) Nei Conexao va fortissimo Vincenzo Parisi, 41 anni, arrestato per traffico di droga. L’italiano si vanta di essere uno dei pochi che viveva di musica già fuori di qui ed è popolarissimo. Giura di aver fatto un duetto con Lucio Dalla, vent’anni fa".
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