Credits: Gianni Sibilla
Pelù, Pelù ed ancora Pelù nei titoli della rassegna stampa di Rockol, anche oggi come ieri in gran parte dedicata al Jammin' Festivall di Imola. "Pelù ha vinto la sfida del rock", titola il Corriere della Sera. "Il gran giorno di Piero Pelù", la Repubblica. "Imola, dinamite Pelù per un'esplosione rock", il Messaggero. "Pelù. E la festa s'infiamma, il Giorno. In controtendenza la Stampa, che invece punta sui Chemical Brothers (riferimento nel titolo ed in "catenaccio") e sugli Eurythmics (foto). Vedremo poi il perché. Per il Corsera di nuovo all'opera il duo Fegiz-Pozzi. Fegiz commenta tutto tranne i Chemical Brothers, la Pozzi, ovviamente, i soli Chemical Brothers. "Piero Pelù ha superato la prova del fuoco", è l'incipit fegiziano, il quale subito dopo fa notare che i trentamila spettatori della serata sono "educati, allegri e grandi bevitori di acqua". "A suo sfavore una scrittura assai più debole di quellla del suo ex compagno Ghigo Renzulli, all'attivo una personalità ed una grinta inimitabili", afferma il veterano giornalista musicale. Quattro i pezzi del repertorio litfibiano eseguiti e riportati dal Corriere: "Denti stretti", "Regina di cuori", "Ritmo 3" e "Il vento". Dopo aver citato dichiarazioni dell'ex capataz dei Litfiba (auspicata diminuzione dei prezzi dei cd per "contrastare la pirateria su internet", annunciato concerto con Elisa a Bellinzona il 15 luglio, "il Papa si oppone al Gay Pride perché teme una massiccia partecipazione dei cittadini vaticani"), Fegiz chiude scrivendo velocemente della bravura degli Eurythmics, dell'esibizione di Eagle-Eye Cherry e dei Prozac+. Un po' sconcertante il riferimento ai Morcheeba, con "la loro cantante di colore Skye ricorda decisamente Sade". Alla Pozzi tocca invece un boxino, come scrivevamo, sui soli Chemical Brothers. Il pezzo è tanto breve che, appena s'inizia a leggerlo, è già finito. Il duo di Manchester ribadisce la lontananza dal mondo della droga, impossibile non ballare con loro alla DanceNight, "non usiamo droghe sintetiche", tutto qui. Due, ma con "inganno", sono invece le pagine che Repubblica dedica alla kermesse di Imola. Perché con inganno? Perché la foto di Pelù risiede in entrambe le pagine, e dunque si pensa subito ad una grossa corrispondenza, mentre invece poi si scopre che la seconda delle due pagine parla invece degli Oasis a Berlino e dà tre brevissime. Ma vediamo il servizio principale, stavolta firmato da Flavio Brighenti, il quale ha parzialmente dato il cambio agli "storici" due musicali di ieri. "L'acme della passione è raggiunta intorno alle 10 della sera, quando Pierino la peste si manifesta con lla spaccona aggressività che ha scandito la sua favola dai tempi (eroici, per il rock italiano) degli amatissimi Litfiba. (…) Nessun dubbio che anche stavolta il cantante toscano riesca a trascinare gli spettatori sull'onda desiderata, ma è ancora presto per affermare categoricamente che il 'dopo-Litfiba' sarà per lui un paradiso". Brighenti, il quale si assume anche l'onore di scrivere, à la Pozzi, un boxino sui Chemical Brothers, vira verso la chiusa citando poi Eagle-Eye Cherry, Prozac+, Morcheeba ed Eurythmics. Assante però rispunta in un box curiosamente titolato, in modo un po' rustico, "Erba e pasta al sugo per il popolo del rock", in cui, essenzialmente, si fa "colore". Sul Messaggero, Zaccagnini si ritira a scrivere un boxino sui nomi della giornata finale, che poi è quella di oggi, mentre alla sigla "R.Sp." è lasciato onore ed onere di commentare la seconda puntata imoliana. Senza mezzi termini. "Piero Pelù protagonista assoluto. Esplosivo. Sul palco e, prima, fuori", inizia il giornalista, il quale poi, al pari dei colleghi, riporta le "uscite" del Pierino sul Vaticano, sull'eccessivo prezzo dei dischi ed altro. Il commento finale, dopo il dispiegamento della scaletta, sarà: "Esame superato. A pieni voti. Gran concerto". Su "Il Giorno" i giornalisti si alternano nel firmare pezzi. Apre Andrea Spinelli, prosegue Marco Mangiarotti, poi un box sui Chemical Brothers firmato Spinelli, poscia chiude l'inarrestabile Spinelli con un'intervista a Pelù. Da quest'ultima apprendiamo che Piero il libro di Ghigo non l'ha letto perché "la storia dei Litfiba la conoscevo già", che la Fiorentina, dopo la cessione di Batistuta alla Roma, se se ne vanno anche Toldo e Rui Costa può "prepararsi alla B", e che lo spettacolo verrà replicato il 15 luglio a Bellinzona con Elisa e Ginevra di Marco. In quanto al quotidiano torinese, a Marinella Venegoni deve evidentemente essere mancato il tempo necessario per poter scrivere esaurientemente di Pelù: questione di "chiusure", si vede che la Stampa termina in tipografia prima della concorrenza. Onestamente, quindi, il giornale, seppure un riferimento al set di Pelù vi sia, preferisce puntare su ciò che ha effettivamente visto, e cioè gli Eurythmics, la cui performance viene giustamente definita dalla Venegoni la "rimonta più clamorosa della storia dei concerti". Ricordiamo ai lettori di Rockol che all'indirizzo www.rockolive.com è
possibile trovare la cronaca dettagliata del Jammin' Festival.
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