
Su "La Repubblica", nuova intervista a Renato Zero, che domani sera su Raiuno darà il via a "Tutti gli Zeri del mondo". Gino Castaldo domanda al cantante se cercherà di portare le sue idee in questo programma. «È inevitabile che convivano col mio percorso. Anche la trasgressione, in fondo, non è altro che la disperazione di non riuscire ad affermare dei valori. Come la pipì a dodici anni, per far capire ai genitori che si ha bisogno di attenzioni. (...) Nella prima puntata ci saranno quattordici canzoni. La canzone è sempre signora. Con Morandi, e vorrei che accadesse anche con alti ospiti, ci sarà uno scambio di cortesie. Ognuno canterà qualcosa dell'altro. (...) Vorrei portare Renato Zero fuori dall'Italia. Fui tra i primi a farlo, ma quando mi resi conto che prendevo sei aerei al giorno, mi sono sentito un impiegato della musica, e ho smesso. Forse la mia strada è il teatro, invece di seguire gli schemi della promozione, dovrei andare a Parigi in un teatro, con una semplice locandina, e guadagnarmi il pubblico sera dopo sera, come ho fatto in Italia. Per quanto riguarda il programma televisivo vorrei soprattutto non deludere le attese. Celentano e Gianni hanno avuto grandi riscontri, e vorrei continuare su questa strada del favore popolare. Non parlo di share, di indici d'ascolto, ma della voglia di lasciare una testimonianza di questo passaggio».
Schede:
La fotografia dell'articolo è pubblicata non integralmente. Link all'immagine originale