Per la serie “il ridicolo non ha confini”, trascriviamo integralmente il contenuto di un fax distribuito alla stampa pochi minuti fa. Il fax, su carta intestata del Comune di Castelnuovo Monterotaro (Provincia di Foggia), recita testualmente:
“Apprendo con indignazione e disappunto ciò che dai giornali è stato oggi pubblicato relativamente a padre Parente. I termini della questione sembrano aver raggiunto il paradossale e il grottesco. In una cultura in cui sembra dominare il sospetto e la malafede si finisce per mettere in dubbio finanche la figura e la parola di padre Parente. A questo punto sembra evidente una manovra speculativa nei suo confronti e ci è lecito ipotizzare un disegno finalizzato alla estromissione da Sanremo del suddetto padre. Per porre termine a una vicenda che ha del farsesco in qualità di primo cittadino dichiaro conformi al vero le attestazioni di padre Parente. A lui formulo i più sinceri auguri e la solidarietà mia e di tutta la cittadinanza di Castelnuovo Monterotaro.
Palazzo Municipale, 24 febbraio 2000. Il Sindaco, p.a. Armando Palmieri”.
Sintassi a parte, il contenuto romanzesco e dietrologico del fax ci pare del tutto sproporzionato. Sarebbe bastato inviare un certificato di nascita.
“Apprendo con indignazione e disappunto ciò che dai giornali è stato oggi pubblicato relativamente a padre Parente. I termini della questione sembrano aver raggiunto il paradossale e il grottesco. In una cultura in cui sembra dominare il sospetto e la malafede si finisce per mettere in dubbio finanche la figura e la parola di padre Parente. A questo punto sembra evidente una manovra speculativa nei suo confronti e ci è lecito ipotizzare un disegno finalizzato alla estromissione da Sanremo del suddetto padre. Per porre termine a una vicenda che ha del farsesco in qualità di primo cittadino dichiaro conformi al vero le attestazioni di padre Parente. A lui formulo i più sinceri auguri e la solidarietà mia e di tutta la cittadinanza di Castelnuovo Monterotaro.
Palazzo Municipale, 24 febbraio 2000. Il Sindaco, p.a. Armando Palmieri”.
Sintassi a parte, il contenuto romanzesco e dietrologico del fax ci pare del tutto sproporzionato. Sarebbe bastato inviare un certificato di nascita.
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