Scissor Sisters e il nuovo album: 'Siamo una rock band che fa ballare la gente'
Sono passati quasi quattro anni e tutto cambia per non cambiare, nel mondo degli Scissor Sisters. A quasi un lustro di distanza da "Ta-dah" - l'album che li lanciò anche in Italia grazie a "I don't feel like dancing -, il gruppo torna con un nuovo album, che fin dal titolo e dalla copertina fa capire le intenzioni. A fine mese esce "Night work", con un bel sedere in bianco e nero, una foto di Robert Mapplethorpe che riporta alla mente la New York danzereccia degli anni '70 e '80.
Gli Scissor Sisters arrivano da quel mondo, ma lo vogliono modernizzare, rileggere a modo proprio - e sul "modo proprio" sono intransigenti. A vederli, sono belli rilassati e solari. Ana Matronic è visibilmente dimagrita: viso perfetto e perfettamente truccato, un vestito in bianco e nero, sembra quasi uscita dalla Factory di Andy Wharol. Invece, non sono stati anni facili, per il gruppo, che è arrivato a realizzare questo album con diverse difficoltà, dopo avere scaratato completamente i primi provini.
"Abbiamo iniziato a lavorare subito dopo il disco precedente", racconta Jake Shears, frontman e anima del gruppo. "Ma dopo un anno e mezzo non avevamo trovato un produttore e le cose che avevamo fatto non ci convincevamo per niente. Così a un certo punto ci siamo presi una vacanza, io sono stato a Berlino per un paio di mesi, e abbiamo deciso di riniziare tutto da capo". "Abbiamo un alto standard, siamo molto severi con noi stessi", aggiunge il chitarrista Babydaddy. "Il primo disco era venuto fuorisemplicemente, ma in realtà abbiamo un processo d'incisione molto laborioso. Vogliamo andare avanti, non ci piace fermarci". "Ero convinto che questo disco sarebbe stato per noi quello di svolta, nel senso che è adesso che possiamo capire se davvero abbiamo una carriera come musicisti. Ero anche spaventato che quello stavamo facendo non fosse all'altezza di questo momento importante. Adesso che il disco è finito non sono più spaventato, anzi sono convinto che 'Night work' sia l'album che ci farà fare il salto".
Per prendere la rincorsa per il salto, la band si è fatta aiutare per la prima volta da un produttore esterno, Stuart Price, famoso soprattutto per il suo lavro con Madonna. E ha seguito i consigli di un vecchio amico, che ormai è il mentore ufficiale della band: Elton John. Sir Elton, che aveva co-firmato e suonato in "I don't feel like dancing" è ormai il "godfather" del gruppo, come lo definisce Jake: "Noi siamo come i suo figliocci: parliamo, gli facciamo ascoltare la nostra musica, lui ci dà consigli e vuole che facciamo bene. E' stato lui a dirci che le prime cose che abbiamo fatto non andavano bene, ed è stato un sollievo. Se mi avesse detto che erano belle sarei stato imbarazzato, perché a me non piacevano. Invece sentirmi dire da lui che era meglio ricominciare da capo ci ha dato sicurezza, una nuova forza", spiega.
Sono persone solari, tutti e quattro. Jake si adombra solo un po' quando gli si parla di un recente articolo, che sottolineava le differenze di successo tra Europa, dove sono delle superstar, e gli Stati Uniti da dove arrivano: "Abbiamo più successo in Europa? E' un po' uno stereotipo. Billboard ha fatto un pezzo su di noi partendo da questa cosa, e devo dire che è la prima volta da tempo che un articolo mi ha fatto arrabbiare. Subito dopo però dicevano che abbiamo venduto mezzo milione di copie negli States… quante altre band possono dirlo?"
Per il resto, i battaglieri piani della band prevedono appunto propri molta promozione in Europa. Da noi torneranno a brevissimo per suonare al festival "10 giorni suonati": si esibiranno il 21 luglio al Castello di Vigevano: "Noi ci consideriamo in realtà una rock band, ci piace suonare, ci piace far ballare la gente", dice Ana Matronic. "Questo è il primo disco in cui avremo la possibilità di portare sul palco tutte le canzoni. In quelli passato c'erano canzoni che non riuscivamo a rendere dal vivo, e altre che non volevamo suonare. Vogliamo essere il miglior rock show che avete visto, ma anche il miglior rave" .